Ambiente, energia, lavoro, sviluppo tecnologico, transizione energetica: Attivo categorie UIL domani 26 novembre a Villa d’Agri

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Energia, Ambiente, Lavoro, Sviluppo tecnologico, Transizione energetica: sono i temi – connessi tra loro e che convivono nel nostro territorio – al centro dell’Attivo dei dirigenti, delegati e lavoratori delle categorie della UIL (Uilm, Uiltec, Feneal, Uiltrasporti, Uiltucs), coinvolte nel settore delle estrazioni petrolifere, che si tiene domani venerdì 26 a Villa d’Agri (ore 9,00 ) al Centro Sociale.
La strategia della Uil adeguata alle nuove sfide della transizione energetica, che nel comprensorio petrolifero della Val d’Agri riguarda direttamente il superamento del petrolio, è quella di procedere  oltre la mediazione tra ambiente e lavoro e guardare alle tematiche della sostenibilità come reale e nuova opportunità di lavoro.
Nell’Attivo si partirà dall’attuale situazione con il rinnovo della richiesta all’ENI di rispettare gli accordi e quindi i contenuti del Patto di Sito per superare lo stato di tensione originato principalmente dalle scelte di ENI in materia di appalti, che hanno causato diverse problematiche di carattere occupazionale riferiti agli annunciati esuberi all’interno di Italfluid, Maersk ed ai licenziamenti in atto nella SIS. Esuberi e licenziamenti, che coinvolgerebbero circa 110-120 lavoratori, cifra che il comprensorio petrolifero e la nostra regione non possono consentire né permettersi.

La Uil da tempo – sottolinea il segretario regionale Vincenzo Tortorelli – sta lavorando per  costruire gli ‘Stati generali dell’energia’ con tutte le componenti produttive, istituzionali culturali e della ricerca e della rappresentanza locale, per superare i ritardi e le sottovalutazioni che si registrano in Basilicata in tema di transizione energetica nonostante da tempo Cgil, Cisl, Uil a livello nazionale abbiano lanciato la piattaforma unitaria per ‘la giusta transizione’ che a livello regionale abbiamo declinato in differenti aspetti con il Documento unitario e con la proposta di un Patto per il lavoro.
La Basilicata è terra di idrocarburi e di energie rinnovabili, di un unicum di risorse ambientali, che possiamo definire i nostri beni comuni, ed ha tutte le condizioni – aggiunge – per diventare un ‘laboratorio’ per i programmi di investimenti della transizione energetica. Superando la logica delle “compensazioni”, è necessario avviare una nuova programmazione che sappia armonizzare gli interessi nazionali e il futuro della Basilicata.
L’Attivo definirà un documento secondo il nostro modello di sindacato che – afferma Tortorelli – contribuisce a costruire prospettive generali di sviluppo e di rilancio dell’economia e della società regionale chiamata a vincere la sfida della transizione energetica, traducendo la sfida in  occasioni di una nuova frontiera delle generazioni che guardano al futuro.

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