HOSPICE: anche nel metapontino abbiamo diritto a morire con dignità

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Il diritto alle cure palliative durante il fine-vita.
È quello che l’associazione “Agata – Volontari contro il cancro OdV” torna a chiedere con forza alla Regione
Basilicata, rivolgendo un appello accorato al governatore lucano Vito Bardi e all’assessore regionale alla
sanità, Rocco Luigi Leone.
Il metapontino, territorio ad alta densità, è purtroppo sfornito di un Hospice, collocato anni addietro presso
l’Ospedale di Stigliano. Il reparto, importantissimo per l’ASM e soprattutto per i malati terminali ed i loro
familiari, ad oggi registra un tasso di occupazione dei posti-letto pari al 40%.
“Ci chiediamo – e chiediamo ai massimi esponenti della Regione Basilicata – come sia possibile non
prendere in considerazione l’ipotesi di trasferire il reparto di degenza per le cure palliative in strutture
ospedaliere del metapontino, quale l’Ospedale Distrettuale di Tinchi, la cui ristrutturazione, ormai
completata, lo renderebbe del tutto idoneo ad ospitare l’Hospice”.
“Registriamo da anni, purtroppo, una guerra di campanile che tiene conto non dei malati e delle famiglie,
quanto di logiche e strategie politiche che nulla hanno a che vedere con la sensibilità e dignità di chi, al
termine della vita, ha il pieno diritto tanto alle cure palliative quanto al conforto della famiglia”.
“La risposta a quel misero 40% di occupazione dei posti letto presso l’Hospice di Stigliano è tutta nella
distanza e nella difficoltà a raggiungere l’ospedale”.
Con i suoi circa 650 iscritti e con un nucleo operativo infaticabile, Agata prova ogni giorno a farsi carico
delle esigenze dei malati di cancro di questa terra.
“A nostre spese e grazie all’amore e alla dedizione dei 50 volontari, accompagniamo i pazienti in stato di
necessità ad effettuare la chemioterapia presso il polo oncologico lucano, l’IRCCS CROB di Rionero in
Vulture. Doniamo parrucche alle donne in chemio e, al fine di garantire a tutti i pazienti la possibilità di un
accesso alle migliori cure, garantiamo anche sostegno materiale. Siamo abituati a rimboccarci le maniche
riuscendo in grandi obiettivi, grazie all’amore e al sostegno delle nostre comunità, come il prossimo
acquisto di un ecografo per regalare controlli gratuiti a chiunque ne abbia bisogno. Il tutto, senza clamori,
ma con l’amore che contraddistingue il nostro operato sin dalla nostra costituzione.”
Agata è nata da malati di cancro e loro familiari. “Nessuno meglio di noi conosce quel senso di smarrimento
e dolore, di fronte ad una diagnosi”.
“Nonostante non siamo avvezzi al clamore, adesso è però giunto il momento di dare voce con forza a chi
voce ne ha poca. Usciamo fuori dalle logiche campanilistiche o di campagna elettorale e mettiamo al centro
le necessità dei pazienti e l’umanità delle cure!”
“Ostinarsi a mantenere operativo l’hospice in un ospedale difficile da raggiungere, con preziosi letti che
rimangono vuoti, equivale a lasciare sole le famiglie di una terra popolosa del metapontino di fronte al
dramma del fine-vita”.
“Non sta a noi delineare politiche di compensazione per una struttura ospedaliera, quale quella di Stigliano,
che ha tutto il diritto di continuare a soddisfare i bisogni delle comunità montane della provincia di Matera,
ma è giunto il momento di collocare l’Hospice – caratterizzato da personale di altissimo livello e grande
umanità – dove possa essere sfruttato al meglio e possa farsi carico del maggior numero di pazienti,
fornendo finalmente risposte concrete alle famiglie”.
Morire con dignità deve essere diritto di tutti!

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELL’ASSOCIAZIONE

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