Settore estrattivo, Merra: “Task Force sul Piano cave”

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La Giunta regionale su iniziativa dell’assessore ad Infrastrutture e Mobilità ha approvato un provvedimento per la rapida redazione dello strumento regolatore del settore estrattivo atteso da anni   

Su proposta dell’assessore regionale Donatella Merra, la giunta lucana ha approvato un provvedimento che darà impulso – anche con la previsione di risorse pari a 200 mila euro – alle attività finalizzate alla redazione, da parte dell’Ufficio Geologico del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità, del Piano Regionale delle Attività estrattive, più semplicemente denominato “Piano Cave”. “In attesa del Piano regolatore e di una efficace mappatura delle coltivazioni già in essere – commenta l’assessore Merra – le attività estrattive sono state fino ad oggi tenute pressoché congelate, in quanto assente uno strumento serio di pianificazione e di utilizzo delle aree interessate da attività estrattive o potenzialmente tali: una condizione confusa e di incertezza dalla quale ora usciremo rapidamente per dare a queste attività un impulso che sia congruo al fabbisogno di materiali sul nostro territorio e rispettoso di tutti i profili ambientali e paesaggistici”. Per realizzare le diverse azioni che porteranno alla predisposizione del Piano, la giunta regionale ha previsto l’istituzione di un gruppo di lavoro ad hoc, con la possibilità di avvalersi anche di professionalità esterne o di collaborazioni scientifiche. Oltre alla mappatura geologica e alle analisi sugli impatti ambientali, il provvedimento dell’esecutivo lucano prevede una serie di studi relativi alla “stima dei trend di richiesta futura di prodotto e del fabbisogno derivante dai programmi di sviluppo infrastrutturale”, alla “valutazione delle risorse autorizzate e ancora disponibili, con particolare riferimento alle cave dismesse o abbandonate” e alla “delimitazione cartografica delle risorse potenzialmente disponibili in rapporto ad infrastrutture e vincoli”. Tra le attività contemplate, pure “le considerazioni sull’incidenza dei vincoli ostativi, l’individuazione di poli estrattivi, la stima delle disponibilità di materiali inerti riciclati provenienti dall’edilizia, la realizzazione di una banca dati geotecnica, mineralogica e petrografica, l’elaborazione della cartografia di sintesi del Piano Cave e la redazione di norme tecniche per il recupero ambientale delle aree interessate da estrazione”. “Con questo provvedimento – dice ancora Merra – abbiamo raggiunto un risultato tanto atteso dagli operatori e dalle imprese di un settore molto dinamico ed importante anche dal punto di vista dei livelli occupazionali. Il Piano Cave – prosegue – è uno strumento che avrà la finalità di garantire lo sviluppo sostenibile, attraverso un corretto utilizzo delle risorse minerarie, che riesca ad essere compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e del territorio anche dal punto di vista paesaggistico e monumentale. È molto importante, quindi, aver dato agli Uffici del Dipartimento, con l’approvazione della delibera di giunta da me proposta, la possibilità di svolgere velocemente e compiutamente tutte le attività propedeutiche alla predisposizione del Piano, che nasce dall’esigenza – conclude Merra – di conciliare l’attività estrattiva con la salvaguardia dell’ambiente”.  

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