IMPRESE LUCANE in Angola

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Sono sempre numerose le imprese lucane, campane, pugliesi e calabresi interessate ad investire in Angola dove con un incremento dell’export italiano in Angola nel primo quadrimestre dell’anno di circa l’80% rispetto al primo quadrimestre 2020 crescono le opportunità di scambi commerciali. Ad informare imprenditori e rappresentanti istituzionali su dove indirizzare le attività si è tenuto a Salerno un incontro promosso dalla Camera ItalAfrica, presieduta dall’ing. Alfredo Cestari, alla presenza di una delegazione dell’Angola guidata dal Segretario di Stato alla pesca Esperança Maria Francisco Eduardo da Costa e dall’Ambasciatrice in Italia Maria De Fatima Domingas Jardim. Hanno accolto e salutato la delegazione il Presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese, il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, l’International Legal Advisor Giuseppe La Sala . La necessità di riavviare, su basi nuove, la cooperazione tra Europa e Africa e nello specifico tra Italia e Angola è stata ribadita dal presidente della Camera di Commercio ItalAfrica Centrale, Alfredo Cestari, spiegando che il progetto “Sud Polo Magnetico”, pensato dalla Camera ItalAfrica in un’ottica di sviluppo e innovazione, per le imprese del Mezzogiorno d’Italia e per quelle africane, trova in Angola terreno di sperimentazione.  Se grandi aziende come Eni, Saipem, Finmeccanica e Cremonini hanno fatto da apripista, oggi il Paese intende smarcarsi dalla dipendenza finanziaria con la Cina che anche qui, come nel resto dell’Africa, è il vero motore dello sviluppo. “Ci sono ampi margini di aumento della collaborazione tra Italia e Angola in diversi settori, oltre che nel campo petrolifero anche per quello agro-alimentare e delle infrastrutture”, ha confermato  Cestari, promuovendo il know how delle piccole e medie imprese italiane. Si tratta – ha detto il presidente ItalAfrica – di ribaltare lo stereotipato concetto dell’Africa come portatrice di problemi  per guardare all’Africa delle opportunità. Con “Sud Polo Magnetico” partiamo dal presupposto che bisogna aiutare il continente africano, esportando i nostri prodotti, design, tecnologia, le nostre eccellenze, anche prodotti agroalimentari in quelle realtà, aiutando la nostra capacità produttiva e mantenendo posti di lavoro nel nostro Mezzogiorno. Aiutare queste realtà nelle loro origini, creando una serie di infrastrutture che riducano le disuguaglianze, la povertà e connettendo le nostre piccole e medie imprese che, in quei mercati, potrebbero svolgere un ruolo di accompagnamento allo sviluppo di queste realtà. Mettiamo al centro il Mezzogiorno, per la prossimità geografica a questo enorme mercato che fra 30 anni conterà 2 miliardi e mezzo di consumatori i quali, per una percentuale sempre maggiore, avranno una grossa capacità di spesa.

L’Angola ha compiuto passi concreti con la nuova legge per l’agevolazione di investimenti e programmi operativi sostenuti dall’Agenda nazionale 2020/2025. La Camera di commercio sta attivando tutti i canali indispensabili per avviare un tavolo di confronto con questi paesi che veda protagoniste le imprese del Sud sollecitando il sostegno e il coordinamento dei ministeri del sud, dello sviluppo economico, del turismo e degli esteri.
Noi come Camera – ha detto ancora Cestari – ci occupiamo di fornire assistenza e consulenza agli imprenditori che intendono investire accompagnandoli in ogni fase. Diventa però urgente che anche le istituzioni dei due Stati facciano altrettanto come la finanza e le banche, anche se oggi gli investitori più che di credito hanno bisogno di coraggio e di acquisire la consapevolezza che aiutando l’Italia a trovare nuovi mercati si aiutano Paesi e popoli africani”. Cestari ricorda che negli anni passati è stata organizzata la visita in Val d’Agri di una delegazione diplomatica dell’Angola per discutere del progetto “sinergie per l’Africa” che la Camera ItalAfrica sta sviluppando, progetto multi settoriale e che coinvolge diversi Paesi, sui settori energia, agricoltura, infrastrutture, formazione tra l’Europa e il continente africano. In quell’occasione sono state coinvolte imprese locali e nazionali. 

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