PROGETTO CENTRALE GAS A MELFI: TORTORELLI (UIL), UN IMPORTANTE TASSELLO PER IL NUOVO DISTRETTO ENERGETICO

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“Il Progetto di realizzazione a Melfi, entro il 2022, di una centrale di gas naturale (metano), ad opera della multinazionale Wärtsilä, è una buona notizia che va nella direzione indicata da tempo dal sindacato di realizzare nell’area San Nicola di Melfi un nuovo distretto energetico, non solo a servizio dello stabilimento Stellantis e dell’indotto, ma in linea con i complessi e strategici programmi di transizione energetica contenuti nel PNRR”.  È il commento del Segretario regionale della UIL, Vincenzo Tortorelli, per il quale “la Basilicata deve perseguire l’obiettivo della graduale cessazione della produzione elettrica con carbone, compensata oltre che dalla forte crescita dell’energia rinnovabile, da un piano di interventi infrastrutturali, in generazione flessibile, reti e sistemi di accumulo, da effettuare nei prossimi anni. La scelta di Melfi è dunque strategica ed investe un’ampia area interregionale, attraversata dalla rete elettrica Matera-Santa Sofia, con la presenza della centrale Terna dove confluisce l’energia raccolta da impianti eolici e solari del comprensorio. La nostra regione –  terra di idrocarburi e di energie rinnovabili, oltre che di risorse idriche essenziali per il Progetto di realizzazione di un ‘hub idrogeno’ – ha tutte le condizioni per diventare un ‘laboratorio’ per i programmi di investimenti green. La spinta viene dal Recovery Fund che concentra le risorse principalmente su due driver: rendere le aree metropolitane veramente green e l’idrogeno che per noi ha anche un altro valore per accompagnare i programmi di costruzione di nuove auto alimentate con energie alternative ”.
Per Tortorelli “così come CGIL, CISL, UIL rivendicano l’apertura di un tavolo con il Governo, che auspichiamo si formi e si insedi prima possibile, sui piani per uscire dalla crisi, a partire dalla definizione del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) e, in generale, sull’utilizzo di tutte le risorse ordinarie, dei fondi europei, sulla definizione delle politiche fiscali e degli incentivi, nonché per i Piani e le misure di Giusta Transizione, altrettanto è necessario ed urgente un tavolo specifico con la Giunta Regionale per garantire il passaggio verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Il nuovo corso della relazione tra attività estrattiva e Basilicata – continua Tortorelli – non può che essere ancorato a quattro pilastri tematici fortemente interconnessi: ambiente, sicurezza, lavoro, investimenti. Negli anni, il piano di questa relazione si è via via inclinato rispetto agli effetti dell’attività estrattiva su ciascuno di questi temi, ed è necessariamente da questi aspetti che occorre tornare a discutere per giungere a una nuova fase e a un nuovo patto che, uscendo dalla dimensione locale, guardi alla dimensione regionale dello sviluppo da un lato e degli impatti dall’altro”.
Di qui l’idea che abbiamo lanciato nei mesi scorsi e che dopo l’annuncio del progetto della centrale gas a Melfi è ancora più attuale di promuovere gli ‘Stati Generali dell’Energia’, con la presenza oltre che di amministratori regionali e locali, di SEL, Aql, Egrib, Unibas e Centri nazionali di Ricerca che sono localizzati in Basilicata, diventano innanzitutto l’opportunità per chiedere ad Eni a che punto è il progetto “Energy Valley”, presentato già da un anno e che prevede un investimento di circa 80 milioni di euro in quattro anni con l’obiettivo di creare in Val d’Agri un distretto produttivo basato sulla diversificazione economica, sulla sostenibilità ambientale e sull’economia circolare. È opportuno candidare ufficialmente la Basilicata ad ospitare centri di trasformazione energetica per la produzione di energie alternative, incluso l’idrogeno, prima che Eni pensi ad altre aree del Paese, contando innanzitutto sulle ingenti risorse naturali di cui è ricca la regione. Determinante sarà la qualità del progetto e le motivazioni del sito da individuare per quello che in Basilicata dovrebbe rappresentare il nuovo distretto energetico che guarda al superamento del distretto Eni Val d’Agri e in sintonia con i nuovi programmi che riguardano Melfi”.

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