‘Uno spettacolo sarcastico e divertente che, con leggerezza, forse ci aiuta a chiederci chi è l’altro diverso da noi.’

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In occasione della Giornata mondiale del rifugiato – istituita nel 2001 dall’Onu, in occasione del cinquantennale della Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status di “rifugiato” – domenica 20 Giugno 2021, a Palagiano, il Teatro delle Forche, insieme al Circolo locale Arci SvegliArci, organizza lo spettacolo “Zhoran” della compagnia Carticù.

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Scritta e interpretata da Giuseppe Ciciriello con la musica in scena di Piero Santoro, la performance sarà portata in scena nello spazio esterno della Chiesa di San Nicola e rientra tra gli eventi di valorizzazione delle periferie del progetto artistico “Passi Sospesi”, a cura del Teatro delle Forche, sostenuto dal fondo regionale “FSC 14-20: Patto Per La Puglia. Interventi Per la Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali e per la Promozione del Patrimonio Immateriale. CUSTODIAMO LA CULTURA IN PUGLIA 2021 – Misure di sviluppo per lo spettacolo e le attività culturali”.

Ingresso ore 20.30; inizio spettacolo ore 21.00. Posti limitati e prenotazione obbligatoria (0998801932/3497291060 – info@teatrodelleforche.com). Ticket: 7 euro.

“Zingari. Zingari. Zingari: ladri, vagabondi, bugiardi, fratelli del vento…

Quante cose si dicono sugli Zingari! E quante storie, quanti miti e quante leggende ci sono sugli Zingari!

Alcuni sostengono che siano stati loro a fabbricare i chiodi della croce di Cristo e che, per questo, la loro genia è maledetta e costretta a viaggiare per l’eternità.

Ma chi maledice? Chi odia? E perché?

Cos’è un uomo? La razza? Il pregiudizio? Chi ha creato il mondo? E come? Chi è nato prima, l’uovo o la gallina?

Accompagnato dalla fisarmonica del suo amico Borhat con le melodie, i ritmi e le armonie della tradizione Rom e Balcanica, Zhoran lo Zingaro cerca di rispondere a queste domande raccontando storie.

Solo storie, senza pretesa di verità. E con il suo violino narra di come uno zingaro aiutò Dio a creare il mondo; di come uno zingaro vinse il violino al Diavolo; di come gli Zingari si dispersero sulla terra… 

Le storie di Zhoran sono la conoscenza della cultura orale che, tramandata di generazione in generazione, è sopravvissuta al tempo e a chi ha sperato di sopprimerne la radice.

Lo spettacolo è una narrazione che intreccia racconti, tratti o ispirati dalla tradizione Rom, riscritti o reinventati, come è nella natura del raccontare, intervallandoli con riflessioni filosofiche e ironiche, sulla diversità e sull’uomo.”

L’iniziativa sarà svolta in ottemperanza alla normativa di contrasto alla diffusione del contagio da Covid-19.

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