SPINOSO: IL 12 MAGGIO DI CENTO ANNI FA NASCEVA JOSEPH BEUYS

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SPINOSO – IL 12 MAGGIO DI CENTO ANNI FA NASCEVA JOSEPH BEUYS,  ARTISTA, PERFOMER, AVANGUARDISTA TRA I PIU’ INFLUENTI A LIVELLO INTERNAZIONALE NEGLI ANNI SESSANTA-SETTANTA DEL SECOLO SCORSO. PER LA RICORRENZA DEL CENTENARIO A  SPINOSO VERRA’ INAUGURATO “IL SENTIERO BEUYS”…..PARLA DELL’ARTISTA IL SINDACO DEL CENTRO VALLIGIANO LINO DE LUISE

                                di Mimmo Mastrangelo 

<<La rivoluzione siamo noi>>. Con queste parole Joseph Beuys, in sostanza, voleva lasciar intendere che  il cambiamento sta  dentro di noi e può avvenire solo per conto delle idee . Nato il 12 maggio di cent’anni fa a Krefeld,  in Germania, Beuys è stato definito “un  artista-architetto universale” che ha spostato il gesto creativo direttamente nella natura per valorizzare pienamente le coordinate di una  “land-espace”. Il suo lavoro travalicò  tutte le tecniche e le metodologie della creatività, fu. cittadino del mondo, pittore e scultore concettualista, nome di punta degli immaginari avanguardisti  che salirono alla ribalta  negli anni sessanta-settanta del secolo scorso. Artista nel senso più totale del termine, ponendo all’interno dell’opera d’arte se stesso, il corpo, il suo  vestiario ( cappello di feltro, gilet, bastone…), Beuys ha voluto sottolineare il potere antropologico di ogni processo creativo. Egli ci ha lasciato una lezione che non conosce limiti temporali (e geografici), secondo il suo punto di vista  in ogni tempo, in ogni luogo la rivoluzione può essere equivalenza dello sconvolgimento dell’intelligenza e della sensibilità, delle abitudini della vita e  delle strutture materiali. Sosteneva che “tutti siamo artisti”, nel senso  che non tutti siamo scultori, pittori o performer, ma che ognuno di noi è in grado di influenzare i processi sociali con un proprio intervento. Oltre ad essere  stato il genio dell’arte contemporanea  che più di ogni altro si è lasciato attrarre dal fascino della natura, concepita come sorgente di vita e madre del mistero, Beuys ha riconosciuto  nel linguaggio il ”grande trasformatore” per dare forma ed organicità alle idee; ha saputo farsi testimone in prima persona del superamento dell’arte nel senso tradizionale del termine, tendendo i propri sforzi in direzione dell’utopia, dell’energia naturale e della comunicazione  spirituale. Per il centenario della nascita moltissimi sono gli appuntamenti  programmati in Germania, invece tra le iniziative  promosse in Italia c’è quella di Spinoso, dove in un sito naturalistico del posto  verrà inaugurato  il “Sentiero Beuys”,  composto da  quindici “stazioni-installazioni” in cui saranno riportate  idee,  parole,  concetti. << La  celebrazione del  centenario  – sostiene Lino De Luise , sindaco del centro valligiano  – può diventare   un’opportunità per  (ri)considerare un performer così influente che ha ispirato il pensiero di diverse generazioni e stimolato il dibattito (antagonista ) nell’arte e ben oltre i suoi confini>>. Scomparso nel 1986 a Dusseldorf  dove aveva insegnato scultura alla Kunstakademie,, Joseph Beuys è stato con la sua arte e i suoi concetti di democrazia e libertà il  portavoce di un’idea del cambiamento. Lo sguardo, l’ eco, gli orizzonti esplorati del suo immaginario  utopistico continuano ancora ad echeggiare nel panorama mondiale dell’arte e del sociale.  Proseguire ad esplorare le sue invenzioni, il suo pensiero  vorrà dire prefiggersi l’obiettivo di sottoscrivere per il futuro  un’idea di natura e di comunità. << Quello  che tento di fare  – diceva –  è rilevare una visione futura in cui saremo sicuri  un giorno di vedere applicati dei principi validi per l’organizzazione della società>>.

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