Sesta Giornata nazionale della salute della donna, Vizziello (FdI).

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Sesta Giornata nazionale della salute della donna, Vizziello(FdI): auspicabile dedicare l’intera
settimana alla promozione delle cure al femminile.
“In occasione della Giornata nazionale della salute della donna, che si celebra il prossimo 22 aprile, sarebbe
auspicabile dedicare l’intera settimana dal 19 al 25 aprile alla promozione di servizi clinici, diagnostici e di
prevenzione in favore delle donne”.
E’quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Vizziello.
“Sappiamo bene che l’epidemia da Covid-19 ha fatto saltare visite specialistiche, ecografie, test diagnostici,
ricoveri ordinari e screening programmati da tempo” -spiega Vizziello-“ una rinuncia forzata alle cure che
corriamo il rischio di pagare a caro prezzo in termini di aumento delle patologie e di maggiore gravità delle
stesse”.
“Da oltre un anno tutto ciò che non è strettamente legato al Covid passa in secondo piano” -aggiunge il
Capogruppo di Fratelli d’Italia della Regione Basilicata– “ infatti i cittadini non si recano in ospedale per
paura del contagio e alcune strutture sanitarie hanno ridotto il volume delle prestazioni erogate per
focalizzarsi sull’assistenza ai malati Covid.”
“Le donne, purtroppo” -sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia- “vivono una condizione di particolare
rischio legata alla mancata prevenzione oncologica, con un rallentamento rilevante degli screening relativi
ai tumori della mammella, della cervice uterina e del colon retto, che si traduce in una riduzione delle
diagnosi precoci e quindi nella necessità di interventi più invasivi e complicati per curare tumori che spesso
si trovano in uno stadio avanzato proprio perché scoperti troppo tardi.”
“Fondamentale quindi” -per Vizziello- “recuperare il pregresso, promuovendo una efficace campagna di
ripresa degli screening oncologici, veri e propri trattamenti salvavita per le donne.”
“Quella che a tutt’oggi possiamo definire l’altra sanità” -aggiunge Vizziello- “vale a dire quella legata alle
patologie diverse dal Covid, non può continuare a viaggiare con il freno tirato, pena la sostituzione, a breve,
dell’attuale emergenza Covid con quella delle patologie tumorali.”
“Occorre quindi dar vita” -conclude Vizziello- “ad una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i cittadini,
in primis alle donne, sulla necessità di un ritorno, il prima possibile, ad una normalità fatta di visite di
controllo, esami diagnostici, ricoveri programmati e soprattutto test di prevenzione, servizi che oggi gli
ospedali sono in grado di erogare in sicurezza, perché frutto di percorsi mirati garantiti da operatori sanitari
che sono stati vaccinati”.

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