Giovanni Tancredi UGL: forte preoccupazione per la situazione dello stabilimento “Stellantis” di Melfi e del suo indotto.

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La Segreteria Regionale dell’Ugl (Unione Generale del Lavoro) – nella persona del segretario Giovanni Tancredi – esprime forte preoccupazione  per la situazione lavorativa e produttiva dello stabilimento “Stellantis” di Melfi e del suo indotto.

Il fatto che il colosso dell’Automotive nato dalla fusione di FCA e PSA abbia prorogato gli ammortizzatori sociali ai lavoratori ex FCA e a quelli dell’intero indotto, fino al 2 maggio 2021, non è certamente un buon segnale. Una situazione che si somma all’abbassamento di carichi produttivi e alla gestione dei lavoratori temporaneamente in esubero da ricollocare sul terzo turno di Compass ed ibride (mai partito!) e che desta non poche preoccupazioni sul futuro degli stabilimenti. 

Per questo l’Ugl Basilicata ritiene doveroso un confronto immediato con i vertici del Gruppo nonché con il Governo nazionale e regionale per dare immediato inizio ad un piano di ampliamento di investimenti e attuare delle strategie industriali all’insegna dell’innovazione e dell’eco-sostenibilità, mirate a consolidare il più importante e produttivo insediamento industriale della Basilicata.

È assolutamente necessario che l’industria italiana ritorni ad essere competitiva, riuscendo a garantire un futuro produttivo ed occupazionale agli stabilimenti lucani.

È giunto il tempo che sia l’azienda “Stellantis” che il governo Bardi intervengano mettendo in campo una strategia di politica industriale su investimenti, missioni produttive  e carichi di lavoro, che tuteli e rilanci il grande patrimonio produttivo regionale: governo regionale che, nella persona del Presidente Bardi e dell’’Assessore alle politiche produttive Francesco Cupparo, ha mostrato molta sensibilità ed attenzione alla questione.

Pertanto, l’Ugl Basilicata chiede un immediato ed ennesimo confronto della società industriale con le varie rappresentanze sindacali, le istituzioni locali e nazionali, al fine di entrare nel merito della questione e attuare una nuova fase di riorganizzazione dell’azienda.

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