ZES JONICA: CESTARI (ITALAFRICA), ACCELERARE SU GOVERNANCE E INTERVENTI

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“Dopo la nomina di Gianpiero Marchesi a commissario per la Zes Ionica (PugliaBasilicata) bisogna accelerare gli interventi sulla governance di questa come delle altre Zes del Sud per farci trovare pronti a gestire il piano Next Generation Eu che è l’occasione perché i programmi di sviluppo industriale del Nord e del Sud trovino una sintesi per il bene dell’intero Paese. Alla Zes Jonica spetta inoltre una “mission”: riutilizziamo il Mediterraneo nella sua versione originaria, luogo centrale di confronto e di scambio”. E’ la sollecitazione dell’ing. Alfredo Cestari, presidente Camera ItalAfrica, particolarmente attivo sul questa fase e quella futura delle Zes e quindi per promuovere investimenti dall’estero nell’area appulo-lucana. “Alla  Ministra Carfagna – aggiunge – spetta adesso il compito di adeguare le Zes, un processo di vera e propria riforma, innanzitutto mettendo ordine e semplificando la normativa in vigore.  Quella oggi disegnata dall’ultima Legge di bilancio difficilmente produrrà sviluppo. La norma al momento prevede una riduzione del 50% dell’aliquota applicabile alla tassazione del reddito, per un periodo di sette anni, ma è prevista la revoca delle agevolazioni per le aziende che non preserveranno per almeno dieci anni l’occupazione. Un periodo così lungo di osservazione, comunque necessaria, in mancanza di un’adeguata regolamentazione esalta una rigidità ideologica di contrapposizione alle imprese. Nelle prossime settimane, dunque, occorrerà correggere alcune rigidità presenti in queste norme. La semplificazione della normativa – continua – è da tempo oggetto di un nostro Gruppo di lavoro composto da esperti e  tende a realizzare interventi finalizzati allo sviluppo strategico di zone del Paese relative all’intero territorio nazionale, che hanno necessità di essere sviluppate senza pre-interventi territoriali. La nostra proposta di modifica –  spiega Cestari – intende rafforzare il ruolo strategico di queste aree eliminando la previsione di una ‘governance territoriale’ delle ZES (Comitati di Indirizzo) le quali sono solo una duplicazione amministrativa di attività che potrebbero essere svolte in modo più unitario ed uniforme attraverso un Dipartimento ‘ad hoc’, con modalità di azione e gestione analoghe a quello de personale altamente specializzato in tema di sviluppo territoriale, internazionalizzazione delle imprese, gestione e finanza d’impresa”.
Per Cestari “è prioritario procedere, attraverso il più rapido ed efficace impiego dei nuovi fondi comunitari intrecciati a quelli della programmazione regionale 2021-2026 (Fesr), per superare il gap infrastrutturale. Scontiamo ancora limiti insopportabili. Ci sono realtà industriali alle quali, per burocrazia, manca da anni un collegamento alla rete del gas. Ci aspettiamo dunque che il ministero del Sud proponga una riforma delle modalità di svolgimento delle conferenze dei servizi al Sud in modo da rendere agevole e attrattivo per le aziende insediarsi nel Mezzogiorno. I risultati da raggiungere – continua – restano quelli della strategia istitutiva delle Zes: rafforzare l’attenzione specifica dei territori interessati sui progetti di sviluppo delle singole Zes; rafforzare il ruolo di coordinamento e impulso del presidio centrale per consentire a ogni singola Zes di crescere secondo linee di sviluppo coerenti con un disegno strategico nazionale evitando «deleteri campanilismi.

“Le imprese non chiedono solo aiuti economici ma – dice Cestari – soprattutto una semplificazione delle procedure normative che possa facilitare gli investimenti nel nostro Paese e l’apertura di nuove opportunità di business per le aziende italiane. Per superare la crisi economica scaturita dall’emergenza Covid c’è bisogno di infondere ottimismo agli imprenditori e ai professionisti – ha proseguito il numero uno della Camera di Commercio ItalAfrica – affinché acquistino fiducia per continuare a investire. Per fare questo servono figure professionali che siano in grado di accompagnarli in questo percorso per il superamento delle pastoie burocratiche e occorrono tempi certi. Grazie alla nostra esperienza maturata sul campo offriamo al nuovo Governo e nello specifico alla Ministra Carfagna il nostro contributo per rendere le Zes un vero volano per l’economia e l’occupazione nel Sud d’ Italia”.

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