Giornata della memoria: il mondo unito contro l’odio

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Donato Pessolano, referente di Basilicata in Azione: «Condannare la violenza e il razzismo ogni giorno e non fomentarlo come certe forze politiche fanno»

Il 27 gennaio, è un giorno denso di significato. Una giornata questa dedicata al ricordo delle vittime dell’orrore del genocidio e al racconto doveroso di uno dei momenti più bui della storia europea. Una pagina terribile narrata, tra gli altri, da un grande scrittore Italiano, Primo Levi che scrive: “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”. 

«Nel mio viaggio ad Auschwitz – afferma Donato Pessolano, referente di Basilicata in Azione –  ho potuto vedere il terrore negli occhi di chi era al mio fianco, lo stupore e l’incredulità dinanzi a quei ricordi strazianti li porto ancora con me. Quello che mi auguro è che tutte le forze politiche, nessuna esclusa, si allontanino da dichiarazioni violente che istigano a comportamenti malati e a pensieri nostalgici che niente hanno a che vedere con la convivenza civile. Che la giornata della memoria ci spinga all’unità e non alla divisione, alla lotta e all’astio. La civiltà di un Paese si esprime in tanti modo, questo è il momento della coesione per noi Italiani. La senatrice Liliana Segre afferma che “la memoria è un vaccino che ci fa essere migliori”, che questo vaccino ci tenga sempre legati alla verità e al rispetto verso gli altri, nell’attesa che anche questo mostro pandemico venga abbattuto presto dagli uomini della scienza e dalla buona politica».

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