PISTICCI: RIPRENDIAMO L’IDEA DI UN ASCENSORE PANORAMICO TRA RIONI DIRUPO E TERRAVECCHIA

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PISTICCI. Una idea che andrebbe ripresa. E ne vale la pena. Se ne parlò qualche anno fa durante la cerimonia d’inaugurazione della nuova gradinata di collegamento tra il rione Dirupo e il sagrato della Chiesa Madre nel rione Terravecchia. L’allora sindaco Vito Di Trani in quella circostanza aveva annunciato l’idea dell’Amministrazione Comunale di realizzare un collegamento rapido attraverso la realizzazione di un ascensore, anche per venire incontro a chi ha una certa età e non sopporta le salite. Cosa che successivamente, sembrava concretizzarsi con l’annuncio dello stesso sindaco per la realizzazione di un ascensore panoramico di collegamento tra i due storici rioni  attigui, posti  a diverso livello di altezza. Tutto ciò, approfittando del Progetto Strategico Regionale per la Rivitalizzazione dei Centri Storici, e quindi con la realizzazione di un comodo, rapido collegamento verticale attraverso la posa in opera di una struttura mobile  panoramica tra il sagrato della chiesa madre e la sottostante via Ricciotti, da cui, tra l’altro,  poter ammirare il resto dell’abitato pisticcese, ma anche la valle del Cavone, il litorale ionico, i monti del Pollino e  dell’altopiano della Sila calabrese. La cosa, come è noto, con la mancata rielezione del medico di Marconia, non ebbe più seguito e da allora, purtroppo non se ne è mai più parlato. Una idea, comunque sempre valida – facendo nostre le varie richieste di cittadini che credevano in quell’opera – che ci permettiamo di girarla al Sindaco Verri e alla amministrazione che guida, riteniamo  attenti ai problemi del territorio, anche se mancano solo pochi mesi al termine del mandato. Secondo noi, una idea che va ripresa, a vantaggio della nostra comunità, atteso che l’opera di cui parliamo, tra l’altro, rappresenterebbe una migliore e più comoda via di accesso a luoghi che hanno fatto la storia della nostra città come i rioni Dirupo e Terravecchia, oltretutto aiuterebbe una certa categoria di cittadini  e consentirebbe nello stesso tempo, il superamento di barriere architettoniche. Lo stesso progetto potrebbe rientrare comunque nel contesto sempre valido, degli interventi del dopo abbattimento totale del decreto di trasferimento del rione Dirupo, destinato ad essere trasformato attraverso le  nuove regole.

MICHELE SELVAGGI

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