Pro Loco Acerenza: presentazione del libro “Il Nicodemita – Teofilo Panarelli da Monopoli nell’Italia del Rinascimento” di Angelo Schiavone

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Un nuovo evento realizzato dalla Pro Loco Acerenza in collaborazione con la casa editrice Telemaco Edizioni. Sabato 22 agosto – ore 18.30 – Auditorium Comunale “Rocco Cristiano”, Acerenza (PZ)

Un’estate diversa che non ferma la cultura.

Dopo il successo della presentazione del libro “Gli uomini del Nord”, dello scorso 13 agosto, la Pro Loco di Acerenza in collaborazione con la Telemaco edizioni continua con la promozione editoriale con “Il Nicodemita – Teofilo Panarelli da Monopoli nell’Italia del Rinascimento” ultima creatura di Angelo Schiavone, neurologo di fama internazionale.

Il volume tratta della storia di Teofilo Panarelli, uomo colto e di buona scuola che lega il sapere scientifico alle forme del dissenso religioso sulla scia di Calvino e Lutero, approdando al nicodemismo così scompaginando l’antico adagio medievale: “ubi tres medici, ibi duo athei”.

Il pugno di ferro violento ed autocratico della Controriforma costringe Panarelli all’abiura e pone fine ad una storia di vita intessuta di amore per l’umanità, di viaggi verso una terra promessa ove sia consentita la libertà di pensiero e di culto. Muore da vivo impiccato, e da morto bruciato questo Giordano Bruno monopolitano le cui ragioni di eterodossia possono leggersi giustificate dal suo nomen battesimale: Teofilo, amico di Dio.

La presentazione verrà ospitata nell’Auditorium Comunale “Rocco Cristiano” di Acerenza sabato 22 agosto alle ore 18.30 e vedrà la partecipazione di Donato Pepe (editore), Angelo Schiavone (autore e neurologo di fama internazionale), Dario Acquaviva (bibliofilo), Aurelio Pace (avvocato e scrittore). I saluti sono affidati a Don Nico Baccelliere (parroco e vicario generale), Fernando Scattone (sindaco di Acerenza) Luciano D’Andria (presidente Pro Loco Acerenza) e Michele Mecca (presidente Associazione Culturale “Acheruntia”). Modera, il dottor Denis Cancellara. «L’indagine di Angelo Schiavone – afferma Donato Pepe, editore di Telemaco, lo porta riconoscere già nella prima metà del 1500, nella cultura del medico Teofilo Panarelli da Monopoli, i tratti più salienti della modernità. In quanto medico il Panarelli tiene fede al giuramento di Ippocrate e ignora le disposizioni del papa che prescrivono di non prendersi cura di chi, gravemente ammalato, rifiuta l’assistenza spirituale di un sacerdote. È un cultore della scienza sperimentale e la applica alla soluzione dei problemi quotidiani costruendo macchine in grado di ridurre la estenuante fatica del lavoro dell’uomo.  È costretto a continui spostamenti per sfuggire all’inquisizione perché, educato al pensiero libero dal padre, abbraccia la fede protestante secondo le suggestioni di Lutero e di Calvino. E davanti all’inquisizione che lo ha già condannato a morte rivendica il diritto di destinare alle figlie i proventi dei suoi brevetti indipendentemente dalla regolarità canonica della propria famiglia: “dico et dechiaro di nuovo apertamente che voglio che detti pochi miei beni siano egualmente diuisi per mità, detratta però la portione della matre, et una di dette mità sia di Marina Panarelli mia figliola, sia mia figliola, o non sia mia figliola, et l’altra mità sia di Sarra Panarelli mia figliola, similmente sia mia figliola o non sia mia figliola”. In questo passo il nicodemita Panarelli, che ha vissuto da fuggiasco alla ricerca di terre libere ove sia garantita la libertà di pensiero e di culto, davanti ai giudici dell’inquisizione che lo condannano a morte, dichiara in maniera ferma il diritto inalienabile della persona umana indipendentemente dalla condizione giuridica dei propri genitori irregolari. In questo breve ma intenso saggio – conclude – del dott. Angelo Schiavone la figura del Panarelli viene ridisegnata, epurandola dalle lacune della storiografia locale che lo riteneva vittima dell’antisemitismo come fondatore a Monopoli dell’Accademia degli Ebrei. Lo eleva come paladino del pensiero libero in una dimensione culturale che vede il giuramento di Ippocrate come il primo nucleo di una etica laica a fondamento della convivenza civile».

L’evento rispetterà le vigenti norme garantendo il distanziamento sociale, i posti sono limitati per tali ragioni è richiesta la prenotazione.

Biografia Autore – Angelo Schiavone

Angelo Schiavone, nato a Portici nel 1962, neurologo, già ricercatore presso il Cnr per il progetto Fatma diretto da Rita Levi Montalcini, ha dedicato gran parte della sua attività scientifica allo studio del sistema nervoso vegetativo sotto la guida dei compianti professor Eugenio Ferrari e della professoressa Fiorella Simone. Ha poi proseguito la professione clinica nel Sistema Sanitario Nazionale. Cofondatore assieme al dottor Vito Napoletano, dell’Ainat puglia è stato membro permanente della segreteria scientifica della società, coordinando le sessioni congressuali per la storia della medicina. Per Telemaco Edizioni ha già pubblicato: Suggestioni neoteniche in un borgo medioevale (2007) e curato l’edizione di Le spoglie della memoria (2018).

Per maggiori informazioni

Antonella D’Andria, Comunicazione Pro Loco Acerenza – 3297138396

Donato Pepe editore Telemaco edizioni – 3339114991

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