GINOSA: RISCHIO IDROGEOLOGICO, CON DL SEMPLIFICAZIONI INTERVENTI PIU’ VELOCI PER PERIMETRAZIONE AREE

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Misure di semplificazione in materia di interventi contro il dissesto idrogeologico: è quanto prevede, tra le altre misure in materia ambientale, il Decreto Legge “Semplificazioni’’ del 16 luglio 2020 n.76.

L’art.54 del D.L. contiene una norma che ha effetto sulla modifica della perimetrazione delle cosiddette zone rosse, che spesso coincidono con aree densamente abitate. Per tale motivo, eventuali interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico subiscono lunghi processi che portano via molto tempo.

La norma in questione prevede che le varianti ai Piani di assetto idrogeologico dovranno essere approvate entro un massimo di 6 mesi. Ciò, grazie alla proposta del Deputato tarantino del M5S Gianpaolo Cassese, poi integrata dal Ministero dell’Ambiente. In questo modo, le varianti al PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) non dovranno più attendere l’ok del Governo. Previo assenso della Conferenza Operativa, basterà la conferma dell’Autorità di Bacino.

<<Questa notizia non può che infondere speranza nella velocizzazione dell’avvio degli interventi volti alla mitigazione del rischio idrogeologico – ha dichiarato il Sindaco di Ginosa Vito Parisi – ricordiamo che dopo essersi dotata del primo studio idrogeologico e geologico nel 2017, quest’Amministrazione ha trasmesso dodici progetti relativi a interventi per contrastare il dissesto idrogeologico a Ginosa e Marina di Ginosa inseriti nella piattaforma ReNDiS ISPRA (Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo).

Tra questi, due sono stati finanziati con cospicue somme: quasi tre milioni per Via Matrice e ben 11 milioni per Marina di Ginosa per la realizzazione di un rilevato arginale di lunghezza pari a circa 7 km in posizione intermedia tra la parte originaria dell’alveo del fiume Bradano ed il torrente Galaso. 

Già nel 2018 abbiamo trasmesso all’Autorità di Bacino Distrettuale una proposta organica di revisione delle perimetrazioni delle aree con pericolosità idraulica e geomorfologica del territorio comunale, chiedendo l’attivazione delle procedure di variante al PAI, poi integrata nel 2019 attraverso un nuovo studio. Il progetto inerente alla proposta di modifica del PAI è stato sottoposto, con esito favorevole, al parere della Conferenza Operativa nella seduta del 26 maggio 2020.

Oggi più che mai, è necessario che tutti i settori siano interessati da semplificazioni burocratiche al fine di agevolare la ripartenza dei Comuni e delle rispettive comunità.Un ringraziamento va all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Merdionale e a tutte le parti coinvolte, politiche e istituzionali, che hanno preso parte a questo percorso>>.

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