Perché una piacevole passeggiata in c.so Margherita rischia di trasformarsi in una infernale e maleodorante esperienza di Dantesca memoria.

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… e quivi, per l’orribile soperchio del puzzo che ‘l profondo abisso gitta, 

ci raccostammo, in dietro, ad un coperchio… (Inferno, Canto 11°)

Portiamo all’attenzione di tutta la Cittadinanza, che l’iter burocratico relativo alla realizzazione di un depuratore delle acque di scarico dell’abitato di Pisticci Centro, si sta concludendo, sicché, a breve, dovrebbero partire le procedure per l’appalto dei lavori.

Questa notizia, apparentemente innocua o, addirittura, positiva per alcuni, deve, invece, far riflettere, e non poco, a motivo delle possibili gravissime conseguenze che la realizzazione dell’opera determinerebbe per l’abitato di Pisticci Centro.

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Infatti, l’Ente Acquedotto Lucano, responsabile sia della progettazione che della realizzazione mediante appalto pubblico, ha pensato dissennatamente di allocare il depuratore di cui trattasi, in zona agricola, sul versante della valle del fiume Cavone, poco distante dalla storica chiesetta della Madonna delle Grazie.

Ogni cittadino di Pisticci Centro è assolutamente consapevole della necessità che l’abitato si doti di un efficace sistema di smaltimento e depurazione delle acque di scarico, posto che all’attualità le medesime finiscono per riversarsi in maniera incontrollata e non igienicamente sicura nelle insenature naturali dei calanchi che caratterizzano l’orografia territoriale. Ma è parimenti consapevole che la soluzione di un problema non può e non deve farne sorgere uno più grande.

Ci riferiamo alla quasi certezza, che una volta realizzato lì dove previsto, il depuratore, con i propri miasmi mefitici, con le esalazioni ed il puzzo di origine fognaria, investirà tutto l’abitato di Pisticci Centro, segnandone – Dio non voglia – di fatto la morte sociale, con grave danno di quel poco che resta delle attività economiche e delle possibilità di sfruttamento ai fini turistici delle risorse e delle bellezze storiche ed architettoniche del Paese.

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Tanto detto, non possiamo non chiederci, come tutto questo sia stato possibile ed a carico di chi, tra gli Amministratori locali, passati e presenti, dobbiamo porre le gravi responsabilità di un siffatto devastante futuro scenario. 

Tutto ha avuto inizio con la l’amministrazione Di Trani che con le deliberazioni del Consiglio Comunale n. 46 del 12 dicembre 2015 e n. 19 del 18 Marzo 2016 ha, prima adottato, e poi approvato, la variante urbanistica, che, di fatto, ha creato le condizioni affinché l’Ente Acquedotto Lucano potesse realizzare il dissennato depuratore. 

Tutto si è consumato nell’apparente rispetto delle norme vigenti, compresa la pubblicazione degli atti all’albo pretorio on-line per 15 giorni, come se una deliberazione di questo tipo, avallando un’ opera estremamente impattante sul territorio, non avesse bisogno di una adeguata attività di informazione a beneficio dei cittadini, anche mediante affissione di manifesti informativi, che  avrebbe sicuramente stimolato la loro partecipazione e la possibilità che potessero esprimere il proprio assenso o dissenso alla realizzazione del depuratore.

Invitiamo, pertanto, l’attuale Amministrazione del comune di Pisticci, nella persona del Sindaco pro-tempore Avv.to Viviana Verri a mettere a disposizione del circolo cittadino del partito politico “Fratelli d’Italia”, tutta la documentazione tecnica a corredo delle delibere di Consiglio Comunale n. 46/2015 e 19/2016, relativa al progetto per la “REALIZZAZIONE DEL DEPURATORE CITTADINO E DEL RELATIVO SISTEMA DI COLLETTAMENTO” – PISTICCI CENTRO – LOCALITA’ MADONNA DELLE GRAZIE.

Tanto per fornire a tutti i cittadini, molti dei quali completamente ignari del presente argomento, le dovute informazioni, con l’obiettivo di individuare insieme soluzioni alternative e non impattanti per il nostro territorio.

Francesco Di Benedetto (Commissario cittadino di Fratelli d’Italia)

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