Il Referendum del 2 giugno 1946 e le Madri Costituenti

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In occasione della Festa della Repubblica l’Ande Potenza presenta cinque Tavole della Mostra Convegno Itinerante “La democrazia paritaria: da un diritto all’esercizio del voto”, sempre in corso di aggiornamento e arricchimento.

Partendo dal Referendum del 2 giugno del 1946, in occasione di questa settantaquattresimo anniversario della Costituzione, l’Ande di Potenza ricorda, che le donne e gli uomini italiani, con il suffragio universale, scelsero la Repubblica e non la Monarchia.

La partecipazione delle donne al voto nel 1946 si pone, ancora oggi, come un Evento storico “…anche se furono pochissime le donne candidate alla Costituente ed appena 21 quelle elette a fronte delle 12.998.131 donne… che andarono a votare”.

A proposito del 2 giugno 1946 Tina Anselmi scriveva “…e le italiane, fin dalle prime elezioni, parteciparono in numero maggiore degli uomini, spazzando via le tante paure di chi temeva che fosse rischioso dare a noi il diritto di voto, perché non eravamo sufficientemente emancipate. Non eravamo pronte. Il tempo delle donne è stato sempre un enigma per gli uomini. E tuttora vedo con dispiacere che gli esami non sono ancora finiti. Come se essere maschio fosse un lasciapassare per la consapevolezza democratica!”

E da parte Sua Maria Bellonci, ideatrice del Premio Strega, anche Lei così ricordava “… quando di sera il 2 giugno 1946, mi trovai in una cabina di legno povero e con un lapis e due schede, mi trovai d’improvviso davanti a me cittadino. Confesso che mi mancò il cuore e mi venne l’impulso di fuggire… fu un momento di smarrimento: lo risolsi accentandolo, riconoscendolo e la mia idea ritornò mis, come rassicurandomi”; e ancora la giornalista Anna Garofalo osservava “…le schede che ci arrivano a casa e ci invitano a compiere il nostro dovere hanno un’autorità silenziosa e perentoria… ci sembrano più preziose della tessera del pane… stringiamo le schede come biglietti d’amore”.

Sugli scranni dell’Assemblea costituente giustamente denominate Madri Costituenti sedettero Adele Bej, Nadia Gallico Spano, Nilde Jotti, Teresa Mattei, Angiola Minella, Rita Montagna, Teresa Noce, Elettra Pollastrini, Maria Maddalena Rossi, Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterichter Iervolino, Maria Federici, Angela Gotelli, Angela Guidi Cingolani, Maria Nicotra, Vittoria Titomanlio, Angelina Merlin, Bianca Bianchi e Ottavia Penna Buscemi.

Tutte queste Madri Costituenti segnarono e ancora segnano l’ingresso delle donne nel 1946 all’apice delle Istituzioni rappresentative.

Tante laureate ed insegnanti, qualche giornalista pubblicista, una sindacalista ed una casalinga; 14 erano sposate e con figli, tante avevano combattuto nella “Resistenza”, subendo spesso il carcere e l’esilio.

Il loro impegno sul tema dell’emancipazione femminile fu fondamentale e fu dedicato a temi della famiglia ed ai diritti delle lavoratrici, con queste donne 74 anni fa nasceva in embrione la Democrazia Paritaria, che, ancora, soprattutto davanti a nuove forme di involuzione, naturalmente necessita di interventi.

Tutte queste donne hanno portato nelle Istituzioni doti di misura e saggezza, gettando le basi per aspetti normativi fondamentali ed importanti.

Con queste considerazioni anche quest’anno l’ANDE di Potenza, nata in Basilicata nel 1979, vuole celebrare i principali momenti con i quali le donne protagoniste della marcia verso l’uguaglianza hanno segnato passaggi fondamentali e, pertanto, allega a queste considerazioni 5 Tavole della Mostra “La Democrazia Paritaria: da un diritto all’esercizio del voto”, relative a:

·         Referendum del 2 giugno in Italia;

·         L’affluenza femminile alle urne: due le donne candidate Rosa Anna Sanza per il PCI e Maria De Unterichter Iervolino per la DC;

·         I dati lucani dell’elezione dell’Assemblea Costituente;

·         Le Elette nella Costituente: le Madri Costituenti.–
Maria Anna FanelliConsigliera Nazionale ANDEPresidente ANDE Potenza

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