VOGLIA DI NORMALITA’ DIVENTA VOGLIA DI PIZZA

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La voglia di normalità dopo il lungo lockdown si “testa” in particolare in pizzeria da sempre – e quindi in fase pre-Covid – considerato il ritrovo preferito specie dalle giovani generazioni. Dopo aver affrontato la prolungata chiusura attraverso la consegna a domicilio e l’asporto da una decina di giorni le pizzerie ripartono, tra non poche difficoltà, con il servizio al tavolo perché mangiare la pizza appena uscita dalle sapiente mani del pizzaiolo e quindi dal forno (rigorosamente a legna) ha tutt’altro sapore.

In tempi di Coronavirus avviare una  nuova iniziativa nel settore della ristorazione e nello specifico della pizzeria è un nuovo segnale di credere nella ripresa (a partire dalla ripresa dei consumi). E’ il caso della pizzeria ristorante Verdecrudo a Potenza (in via del Gallitello n.157).  La nuova apertura   offre alla comunità potentina ed quella lucana,  accanto al tradizionale menu’,  nuove specialità . Il coraggio della scelta in una fase difficile – sottolineano Fabio Tolve  e Marilena Gagliostro, i giovani titolari – e’ la fiducia . Fiducia nel futuro e nel ritorno alla normalità del buon vivere , della convivialità e della buona cucina. Abbiamo  bisogno tutti di tornare alla quotidianità ed alla spensieratezza , di tornare a trascorrere le nostre ore libere con le persone care magari intorno ad una rinnovata offerta gastronomica . La pizzeria Verdecrudo – aggiungono Fabio e Marilena – nasce così. Un luogo di incontro per tornare a guardarsi negli occhi , a sorridere , davanti a ottime pizze gourmet che qui si chiamano margheritosa, cappucciosa, verdurosa, patatosa, ecc. e davanti ad un vario e rinnovato menù anche di friggitoria e panuozzi .  Ci sarà comunque la possibilità di ricevere la pizza a casa con il servizio consegna a domicilio.

L’amore per la pizza – sottolinea il Centro Studi Turistici Thalia – più forte del virus nasce dalla convivialità, dalla qualità del prodotto e dall’accessibilità di prezzo (secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Prezzi, la media nazionale di un pasto in pizzeria – pizza+bibita – ha un costo compreso all’interno della forchetta tra i 7 e gli 11 euro, con un’inflazione sotto controllo: negli ultimi tre anni la variazione media dei prezzi è stata al di sotto del 2%). Tre plus di peso, quindi, capaci di fare delle pizzerie un settore anticiclico, che dovrebbe aiutare a superare anche  questa fase di crisi economica. In questo contesto grande attenzione si sta sviluppando verso nuovi format più specifici e sofisticati, in particolare quelli che si occupano delle intolleranze alimentari come il glutine. E sempre più forte è il connubio tra pizza e birra artigianale, in grado di esaltare le peculiarità di ciascuna pizza. Altra tendenza è quella della pizza fantasia con un’impronta personalizzata del pizzaiolo nella scelta e nell’accoppiamento degli ingredienti di condimento.

In Italia ogni giorno si sfornano circa 5 milioni di pizze per un totale di circa 1,6 miliardi di pizze all’anno. Un vero e proprio record, con numeri che sono in crescita, per un settore che dà lavoro a circa 150 mila impiegati e che, comunque, ha necessità di professionisti e non riesce a trovarli. Sono 25.000 le pizzerie con servizio al tavolo ed altrettante le take away, che costituiscono l’arcipelago del mondo pizza in Italia con un fatturato aggregato che sfiora i 9 miliardi di euro e un’occupazione di 240 mila unità. I dati rivelano anche come la pizza sia un prodotto adatto a tutte le occasioni, dalla colazione (8%) del mattino passando per pranzi e spuntini, fino ad arrivare alla cena dove è in cima alla classifica dei piatti scelti (75% delle occasioni). 

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