Giovanni Tancredi – Segretario Ugl Basilicata su industria automobilistica

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L’industria automobilistica è completamente al collasso ma il Governo non contempla, nella sua ottica green, alcun bonus per l’acquisto di automobili elettriche e ibride: l’analisi e le richieste del Segretario Ugl Basilicata Giovanni Tancredi

L’avvio concreto della Fase due e il nuovo start della Fca di Melfi previsto per il 21 maggio, ha portato ad una disamina della situazione lucana da parte del Segretario Ugl Basilicata Giovanni Tancredi, che non nasconde la sua preoccupazione per tutto il comparto dell’industria automobilistica e delle macchine e mezzi da lavoro. Il Decreto rilancio non contiene bonus a favore di chi compra una vettura nuova, le auto sono inoltre escluse anche dagli incentivi per la mobilità condivisa il cosiddetto car sharing. Il “buono mobilità” è pari al 60 per cento della spesa sostenuta fino a 500 euro, a partire dal 4 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020.
«Il Governo – afferma Tancredi – ha concesso un incentivo cospicuo per l’acquisto di biciclette elettriche segway, hoverboard, monopattini e monowheel, veicoli che vengono utilizzati per pochissimi mesi all’anno solo da una categoria di utenti, tutto ciò mentre il comparto dell’automotive è totalmente al collasso».  Con questa dichiarazione il Segretario Ugl Basilicata vuole sottolineare la sua contrarietà alle disposizioni dell’ultimo Dpcm, che con il “buono mobilità” vorrebbe contribuire alla ripartenza italiana sotto un’ottica più green, dimenticando però di incentivare il consumatore con bonus concreti dedicati al settore automobilistico dell’ibrido che avrà numerose ripercussioni, si prevede ameno fino a dicembre 2020. L’Europa, infatti, registra un calo di immatricolazioni rispetto al 2019 del 51,8 per cento, nel solo mese di marzo l’Italia ha accusato una perdita dell’85,4 per cento. «Il 21 maggio – prosegue Tancredi –  migliaia di lucani raggiungeranno il proprio posto di lavoro presso la Fca di Melfi, con la consapevolezza che il proprio settore avrà grosse ripercussioni. Imprenditori come quelli del gruppo torinese, hanno dato una concreta possibilità di lavoro a migliaia di famiglie e alle industrie dell’indotto: lo Stato ha l’obbligo morale di salvaguardare queste maestranze e di cautelare i lavoratori. La scelta green del Governo è giusta e noi la appoggiamo senza alcun dubbio ma è innegabile che si debba dare la giusta importanza ad un settore che dà lavoro, per questo chiediamo di concedere degli incentivi concreti, dei bonus reali per l’acquisto di macchine elettriche e ibride».

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