6°Webinar – “Coronavirus: la ripartenza è una trappola?” – promosso da Sanità Futura domani sabato 16 maggio

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Il Presidente della Regione Vito Bardi, dopo l’ultimo video messaggio ai lucani nel quale aveva puntato il dito contro il “rischio burocrazia” per le conseguenze sulla fase 2, ritorna a lanciare l’allarme in occasione di un forum web organizzato dallo studio ambrosiano Ghedini Longo.

“La crisi – ha detto il Presidente Bardi – ha dimostrato che la burocrazia statale ammazza ogni tentativo di ripresa economica. Sburocratizzare, snellire le procedure, mettere al centro dell’azione il cittadino, sono gli obiettivi del nostro governo di centrodestra per la Basilicata”.

Non invidiamo chi, parlando in questo modo, in questi giorni è chiamato a prendere decisioni e ad avere una funzione così delicata che sia operativa o strategica.

Nemmeno il più intelligente, nemmeno il più dotato d’intuito e sangue freddo, il più preparato, potrebbe in questo momento essere sicuro di fare le scelte giuste, soprattutto perché ognuna di queste scelte riguarda in contemporanea la salute pubblica e la tenuta economica e democratica dell’intera comunità; ma, sia ben chiaro, queste considerazioni non vogliano essere assolutamente una scusante che assolva tutto e tutti a prescindere, assolutamente no, non sarebbe giusto, anzi!

Molti followers ci scrivono sulla nostra piattaforma web e dai social sull’agguato della burocrazia, tra i tanti ne riportiamo uno scirpt:

“il mio pensiero va soprattutto a quei poveri burocrati e funzionari pubblici, politici e portaborse, che sono lì dove sono per questioni meramente legate ad un mix di qualità vanagloriose, opportunismo e raccomandazioni, oltre ad una gran dose di faccia tosta che si presume indossino anche quando si guardano allo specchio. Nemmeno adesso queste persone sono in difficoltà mentre tutti gli altri vanno in malora, dal manager pubblico strapagato, all’impiegato o al medico e a chiunque altro abbia ottenuto un posto di lavoro statale per raccomandazione, senza averne il merito e le capacità di occuparlo. Così come quelle persone che hanno ruoli pubblici importanti e che, pur avendo le capacità, sembra che profondano tutta la loro intelligenza esclusivamente nell’approfittare della propria posizione di potere. Queste persone nemmeno in condizioni di normalità riescono a svolgere bene il proprio lavoro, figurarsi in questa situazione di assoluta emergenza in cui nessuno può dirsi veramente preparato. Capite perché sono dei “poveretti”? Perché devono affrontare tutto questo, armati solo dell’aria che li riempie, ma soprattutto povero chi, per colpa di uno di questi soggetti, probabilmente non ce la farà a superare l’emergenza, pagando il prezzo del proprio lavoro e a volte della propria vita. Penso non solo ai raccomandati, ma in particolar modo a chi li ha raccomandati! Non sono forse questi ultimi i responsabili principali dei tanti problemi che affliggono la macchina pubblica? Che hanno reso la sanità pubblica, e non solo, un terreno di scambio di voti e ruberie. Non sono forse loro i mandanti e i veri responsabili delle storture del nostro sistema sanitario? Così come, a livello più alto, coloro che sono riusciti a distruggere il nostro sistema scolastico e il mondo della ricerca? Ci possiamo consolare un poco solo perché, in mezzo a tutte queste “belle” persone, ce ne sono anche di “autenticamente belle” e preparate, ed è GRAZIE A LORO che la baracca si sta mantenendo ancora in piedi!”

Recentemente nel dibattito pubblico stanno emergendo piccole a grandi lacune che riguardano la gestione di questa emergenza, sia a livello nazionale che regionale: Bene! Se ciò può essere d’aiuto a migliorare il sistema e salvare vite. Male! Se si tratta solo di fare inutili polemiche finalizzate a ricevere qualche click in più o per un tornaconto personale.

Abbiamo un servizio sanitario che è in parte nazionale e in parte regionale, con dislivelli importanti; in molti casi ci sono problemi a livello strutturale che fanno sì che anche in regime ordinario ci siano diverse inefficienze, figurarsi in caso di emergenza. Molti nodi, in queste circostanze, sono ancora più evidenti e discriminanti. In realtà il coronavirus sta facendo una impietosa operazione di trasparenza: sta mettendo in luce le cose come stanno, in modo giustamente trasversale al gioco delle parti.

Coloro che adesso devono gestire questa situazione che strumenti hanno? Esiste già una squadra ben affiatata in cui tutti sanno cosa, come e quando farlo? Sarebbe il vero dramma scoprire di no.

Questa emergenza sta mettendo alla prova la tenacia di tante persone. Cosa succederà dopo e come cambieranno le nostre vite ancora non possiamo saperlo nel dettaglio, ma già intravediamo i caratteri della trappola burocratica.

Quello della burocrazia è il tema del 6°Webinar – “Coronavirus: la ripartenza è una trappola?” – promosso da Sanità Futura domani sabato 16 maggio con inizio alle ore 17,30.

Il  webinar lucano è un mix tra un tavolo operativo, un’assemblea interattiva e una TV on line ed è trasmesso in live su Facebook e youtube e su www.sanitafutura.org.Sanità Futura

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