MEGLIO TARDI CHE MAI/ Le magnifiche 11 nominate nelle task force di Colao e Borrellli

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Come si dice in questi casi, meglio tardi che mai!

E così nella giornata odierna il premier Conte “nell’esigenza di garantire una rappresentanza di genere” ha integrato il Comitato di esperti diretto da Vittorio Colao con cinque donne, che si aggiungono alle quattro gia’ presenti.

Allo stesso modo, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, su proposta del Presidente del Consiglio, integrera’ il Comitato tecnico-scientifico con altre sei rappresentanti di genere femminile.

Vediamo chi sono queste undici donne.

Nel Comitato per l’emergenza post-covid 19 diretto da Vittorio Colao, sono state nominate:

Enrica Amaturo, docente  di sociologia all’Universita’ degli Studi di Napoli Federico II; Marina Calloni, docente  di Filosofia politica e sociale dell’Universita’ degli Studi di Milano-Bicocca e fondatrice di ‘ADV – Against Domestic Violence’, il primo centro universitario in Italia dedicato al contrasto alla violenza domestica;

Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale dell’Istat; Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia; 

Maurizia Iachino, dirigente di azienda.

Nel Comitato tecnico-scientifico, sono state nominate:

Kyriakoula Petropulocos, direttrice generale Cura della Persona e Welfare della Regione Emilia Romagna; 

Giovannella Baggio, gia’ ordinario di Medicina interna e titolare della prima cattedra di Medicina di genere in Italia, attualmente Presidente del Centro Studi Nazionale di Salute e Medicina di Genere; 

Nausicaa Orlandi, Presidente della Federazione Nazionale degli ordini dei chimici e dei fisici ed esperta di sicurezza sul lavoro

Elisabetta Dejana, biologa a capo del programma di angiogenesi dell’istituto di Oncologia molecolare di Milano e capo dell’unita’ di Biologia vascolare nel Dipartimento di immunologia, genetica e patologia dell’Universita’ di Uppsala, in Svezia; 

Rosa Marina Melillo, professoressa di Patologia Generale presso Il Dmmbm dell’Universita’ “Federico II” di Napoli; 

Flavia Petrini, professoressa di Anestesiologia presso l’Universita’ degli studi G.D’Annunzio di Chieti-Pescara e direttrice dell’Unita’ operativa complessa di anestesia, rianimazione e terapia intensiva dell’Ospedale Santissima Annunziata di Chieti.

Ad onor di cronaca va ricordato che nelle settimane scorse, in una lettera aperta indirizzata al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e a Vittorio Colao, un gruppo di donne della società civile, a nome personale e anche in rappresentanza di numerose associazioni, avevano espresso alcune perplessità. “Quattro donne su 17” – avevano scritto nella missiva – “non sono solo un mancato riconoscimento al patrimonio di competenze femminili ma non offrono nemmeno una giusta rappresentazione della nostra Italia”.

Tra le prime ad aderire: Noi Rete Donne, Inclusione Donna (realtà con oltre 40 mila socie), Soroptimist, Ladynomics, GammaDonna, Community Donne 4.0, Differenza Donna Ong, Movimenta, Young Women Network ma anche realtà del territorio come Tutti per Roma, Roma per tutti, Coordinamento 3 Donne di Sardegna e A.Do.S.

L’hashtag lanciato da queste associazioni#datecivoce , in poche ore aveva ottenuto più di 50 mila adesioni. Una mobilitazione che il premier non ha potuto ignorare, soprattutto dopo che un gruppo traversale di 16 parlamentari (Bonino, Valente, Fedeli, Bini, Biti, Boldrini, Cirinnà, Iori, Messina Assuntela, Pinotti, Rojc, Maiorino, Conzatti, Fattori, Rossomando, Unterberger) ha presentato una mozione per chiedere espressamente al Governo di ristabilire l’equilibrio.

In.Ia.

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