GRAVINA – Emergenza Coronavirus: in esaurimento i fondi del Governo per i buoni alimentari

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Dal 23 Aprile servizio sospeso, ma il Comune pensa già ad iniziative autonome

Il sindaco Valente: «Faremo il possibile, nei limiti delle nostre possibilità»

Finiti i fondi del Governo, dal 23 Aprile sarà sospeso il servizio di distribuzione dei buoni alimentari, ma già il Comune pensa ad iniziative autonome, nei limiti delle possibilità di bilancio.

L’annuncio arriva dal sindaco Alesio Valente, sulla base dei dati forniti dall’Ufficio Servizi Sociali che in queste settimane, sotto il coordinamento degli assessori Felice Lafabiana e Claudia Stimola, hanno garantito l’erogazione dei voucher sociali. «Ci resta ancora qualche giorno di autonomia», spiega il primo cittadino gravinese. «Dal 23 Aprile – sottolinea Valente – l’attività degli sportelli sarà sospesa, ma le risorse assegnate consentiranno a molti di andare avanti ancora per qualche tempo, dal momento che i buoni assegnati ad ogni richiedente consentono di soddisfare i bisogni primari per tre settimane almeno». Aggiunge il sindaco: «Il Comune di Gravina aveva promosso ben prima del Governo iniziative di sostegno in favore degli indigenti, attivando già il 19 Marzo la distribuzione dei buoni spesa, peraltro poi perfezionata con l’introduzione di rigide misure per contrastare pratiche illegali. Con i fondi governativi è stato possibile estendere la platea dei beneficiari. Adesso, in mancanza di nuove risorse da parte del Governo, che sin qui non ha inteso rifinanziare la misura, saremo necessariamente costretti a rivedere le norme di accesso, anche se speriamo che con la liquidazione delle provvidenze governatore in fatto ad esempio di cassa integrazione, la situazione a livello sociale possa leggermente migliorare». L’amministrazione comunale gravinese, confermano gli assessori Lafabiana e Stimola, andrà certamente avanti con le azioni di tutela degli indigenti. «Tuttavia – precisano i due assessori – in mancanza di finanziamenti ulteriori da parte dello Stato, saremo costretti ad attingere al bilancio comunale, già ingessato dal rinvio del pagamento dei tributi comunali causa Corovinarus. Avvieremo un’approfondita verifica per ricercare ogni somma utile a garantire un servizio di prossimità verso i più deboli e gli emarginati, sia pur con criteri inevitabilmente più restrittivi rispetto a quelli introdotti dal Governo in relazione ai fondi ora in via di esaurimento».

I dettagli delle iniziative in cantiere saranno resi noti nei prossimi giorni.

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