Emergenza Coronavirus: indicazioni per gli animali domestici. Laico: «No agli animali d’affezione come pretesto per uscire di casa»

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Affrontare l’emergenza Coronavirus senza compromettere la salute degli animali d’affezione e, soprattutto, senza utilizzarli come pretesto per violare le prescrizione governative.

Lo dice l’assessore comunale alla tutela degli animali, Pino Laico, invitando all’osservanza di comportamenti consoni. «La pandemia – afferma Laico – ha fatto emergere atteggiamenti ed usi che rischiano di mettere in serio pericolo la salute dei nostri animali da compagnia e della salute collettiva». In linea con quanto espresso dal Ministero della Salute, l’assessorato raccomanda l’osservanza delle più elementari norme igieniche: lavarsi le mani prima e dopo essere stati a contatto o aver toccato gli animali, il loro cibo o le provviste; evitare di baciarli, farsi leccare o condividere il cibo.
Al ritorno dalla passeggiata, inoltre, pulire sempre le zampe evitando prodotti aggressivi e a base alcolica che potrebbero indurre fenomeni irritativi.
Piccoli accorgimenti che consentono di ridurre al minimo il rischio di introdurre in casa, al termine di una passeggiata, agenti patogeni che potrebbero poi diffondersi negli spazi comuni. Nelle abitazioni in cui ci sono soggetti affetti o sottoposti a cure mediche per Covid-19, inoltre, occorre evitare, per quanto possibile, i contatti ravvicinati con i propri animali così come si fa per gli altri conviventi e fare in modo che di essi si occupi un altro familiare.
 «La presenza di un animale in casa – aggiunge Laico – può considerarsi una grande opportunità per tutta la famiglia, da un punto di vista educativo e sociale. Pertanto è doveroso ricordare che abbandonare un animale che abbiamo scelto come componente della famiglia non è solo un gesto ignobile e deprecabile ma è anche un reato sancito dal codice penale». Infine l’assessore sottolinea: «Per quanto concerne le uscite con il proprio animale domestico, ricordo che non è il caso di sottoporli a continue ed estenuanti passeggiate, pretesto per andare in giro contravvenendo alle disposizioni governative. Le forze dell’ordine vigilano costantemente, ma sarebbe il caso anche di utilizzare un pò di buon senso”. E d’intesa con i tutori della sicurezza pubblica, conclude Laico, «si è deciso di effettuare controlli sulla regolarità del possesso del materiale necessario alla raccolta delle deiezioni canine e di accertarsi che i cani siano al guinzaglio e muniti di museruola, con applicazione delle conseguenti sanzioni, in caso di violazioni».

Ufficio Stampa

Comune di Gravina in Puglia

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