Proroga attività selvicolturali, Fanelli: indispensabili per economia agricola

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Novità per la filiera legno-energia. Con un apposito provvedimento dell’ufficio  Foreste e Tutela del territorio del dipartimento Agricoltura sono state posticipate le attività di sgombero e ripulitura delle tagliate per i boschi cedui su tutto il territorio regionale. Operazioni da compiere in tempi brevi in quanto, eccessivi accumuli di legna e ramaglia, possono creare condizioni favorevoli all’insorgenza di attacchi parassitari e, in caso di incendi, la tagliata non sgomberata è quella che subisce i maggiori danni. Il dispositivo regionale stabilisce che entro il prossimo 30 aprile si dovrà provvedere allo sgombero e  ripulitura delle tagliate per i cedui di specie quercine e altre famiglie e sempre per questa data è fissato il termine ultimo per il  taglio dei cedui di specie faggio, mentre entro il prossimo 15 maggio è stato posticipato il termine per lo sgombero e la ripulitura per i cedui di specie faggio.

“Ci siamo immediatamente attivati con l’ufficio competente – ha spiegato l’assessore regionale alle politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli – per disporre la proroga delle attività connesse alla selvicoltura, senza soluzione di continuità nemmeno per una giornata, non appena il governo nazionale anche su nostra sollecitazione ha consentito la ripresa delle attività forestali, bloccate con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri lo scorso 22 marzo per contenere e gestire l’emergenza Covi-19”. Tra le misure contenute nell’ultimo decreto del 10 aprile vi è la riapertura, a partire dal 14 aprile, di tutte le attività forestali indicate con il codice ATECO 2 ‘Silvicoltura ed utilizzo aree forestali’. “Il settore forestale – ha aggiunto Fanelli – rappresenta un tassello importante per la nostra economia agricola. Una corretta gestione dei boschi gioca un ruolo strategico nella lotta ai cambiamenti climatici, per la prevenzione del dissesto idrogeologico, oltre alla manutenzione del territorio e delle aree interne. Si tratta di una filiera importante della produzione per il riscaldamento e il blocco aveva creato non poche polemiche. Tutte le attività – ha concluso Fanelli – sono da svolgersi nel rigoroso rispetto delle disposizioni igienico sanitarie per contrastare la diffusione del virus. E’ pure vero che si tratta di un’attività all’aperto, ma bisogna applicare tutte le precauzioni di distanza e utilizzare i dispositivi previsti”.

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