CORONAVIRUS/ Mentre è allo studio del governo Governo un decreto con misure ancora più restrittive fino al 31 luglio, la Puglia lancia l’allarme “sistema sanitario verso la saturazione e mancano i dispositivi di protezione individuale”

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di Ingrid Iaci

In queste ore è al vaglio del Consiglio dei Ministri, la bozza del decreto anti coronavirus, che prevede multe fino a 4 mila euro per chi esce di casa senza comprovate esigenze lavorative, di necessità o motivi di salute; l’uso dei militari per far rispettare le misure di contenimento anti contagio e la possibilità di prorogare i divieti sugli spostamenti fino al 31 luglio.

Ironia della sorte, questo inasprimento sanzionatorio arriva proprio nel secondo giorno in cui il numero dei contagi sembra concederci un prudente sospiro di sollievo. E a svegliarci dall’incantesimo, anche  il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli ci dice che con tutta evidenza “i dati in nostro possesso sono del tutto distanti dalla realtà dei fatti. È molto probabile, infatti,  che i contagi certificati non siano i 63.000 che conosciamo ma almeno 10 volte tanto.” 

Sempre nella giornata di oggi, la notizia della positività al virus del commissario incaricato dalla Regione Lombardia per l’emergenza Covid-19, Guido Bertolaso, a dimostrazione del fatto che il virus non risparmia davvero nessuno, nemmeno chi, si presume, adotti con attenzione tutte le precauzioni possibili.

E poi un’altra avvertenza dal mondo scientifico: se anche i numeri dovessero migliorare, guai ad abbassare la guardia perché come in tutte le influenze, la ricaduta potrà essere peggiore della malattia in prima battuta.

Intanto la situazione resta molto disomogenea su tutto lo stivale. Ogni regione ha una sua tempistica del contagio e, quindi, se in Lombardia l’andatura dell’epidemia sembra essere esplosa, nel sud, invece, il contagio sembrerebbe, almeno per il momento, più contenuto. Nonostante questa considerazione, proprio su questo punto il governatore della Puglia, Michele Emiliano, riferisce che nella nostra regione ci stiamo avvicinando comunque alla saturazione del sistema sanitario. E senza mezzi termini denuncia che “la Protezione Civile, in Puglia, non ha mandato nulla e non ci sono più dispositivi di protezione individuale disponibili.

Noi la nostra parte l’abbiamo fatta, abbiamo raddoppiato i posti in terapia intensiva, ma, per esempio, non possiamo fare più di 800/900 tamponi al giorno perché non abbiamo i reagenti. I reagenti sono stati fatti convergere tutti in Lombardia!”

Alle proteste di Emiliano ha risposto Alessandra Zampa, sottosegretario alla Salute: ”siamo consapevoli. La Puglia riceverà quanto promesso.”

Inoltre Emiliano ha sollevato un ulteriore problema relativo ai viaggi di quelle migliaia di pugliesi che hanno preferito rientrare nei paesi d’origine. Tra di essi, numerosi operai che con la chiusura delle fabbriche e dei cantieri, purtroppo, si sono ritrovati senza casa senza lavoro e ora, in base al recente decreto Chiudi Italia, impossibilitati anche a rientrare nella loro regione. Occorrerà quindi prevedere, anche per loro, una soluzione possibile.

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