CIA-AGRICOLTORI: GESTIRE L’EMERGENZA RIPOSIZIONANDO IL COMPARTO AGROALIMENTARE LUCANO PROPOSTE SETTORE AGRICOLO

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L’intento della CIA-Agricoltori Basilicata, organizzazione professionale e sindacale che
associa e tutela gli interessi del settore agricolo, è quello di fornire un utile contributo di idee e di possibili soluzioni circa le varie criticità che vi sono e che si stanno acuendo, anche e
soprattutto in relazione al delicatissimo momento che stiamo vivendo. Disponibilità, serietà e rigore, sono le prerogative della CIA Agricoltori Italiani, associazione che quotidianamente si prodiga ed è impegnata a rappresentare e tutelare al meglio una parte importante
del sistema economico e produttivo di Basilicata. Con questo spirito è stato messo a punto ed inviato al Presidente Bardi e all’Assessore Fanelli un documento, con l’auspicio che possa essere un ulteriore arricchimento per contribuire ad individuare concrete e reali soluzioni a favore del comparto agricolo Lucano.

Le proposte si articolano in 2 aggregati che si intersecano con le misure emanate a livello nazionale.
1) Misure per fronteggiare l’emergenza e interventi contingenti ed immediati.
2) Misure per riposizionare il settore agroalimentare verso la ripresa produttiva.

MISURE PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA

1) Istituzione dell’unità di crisi presso la Presidenza della Giunta Regionale, con tavoli tematici, come quello già istituito dal Dipartimento Politiche Agricole allo scopo di affrontare in modo coordinato e sinergico le emergenze e le esigenze del mondo produttivo e del lavoro lucano.
2) Dar vita ad un fondo regionale di sostegno al settore agricolo attraverso specifiche misure tese a garantire in questa fase la necessaria liquidità delle imprese, la facilitazione di operazioni creditizie e /o anticipazioni, partendo dall’utilizzo previa rimodulazione ed implementazione della Misura 5.2 del PSR Basilicata in quanto viviamo una fase straordinaria, eccezionali e imprevedibile.
3) Erogazione ed anticipazione per l’anno 2020 di tutte le domande legate al sostegno e agli aiuti delle misure a superficie del P.S.R. 2014-2020, comprese le annualità precedenti.
4) Sostenere e incentivare soluzioni indirizzate a garantire ogni forma di utilizzo, approvvigionamento e conferimenti di prodotti agroalimentari regionali (soluzioni per utilizzo e non spreco di prodotti alimentari), agevolando la sottoscrizione di un protocollo di intesa con le PMI della trasformazione regionale. Riservando particolare attenzione in questa fase ai settori lattiero-caseari e ortofrutticolo.
5) Sostegno e incentivi alla commercializzazione e vendita delle produzioni agroalimentari regionali, sia a favore delle reti commerciali locali, che verso la GDO e la media distribuzione regionale.
6) Un programma di rafforzamento delle reti di vendita diretta e di prossimità.
7) Sostegno ai servizi di trasporti legato alla movimentazione de lavoratori agricoli.
8) E’ indispensabile adottare provvedimenti che consentano nella fase emergenziale una significativa semplificazione degli adempimenti amministrativi a carico delle imprese nonché una proroga di tutti gli adempimenti obbligatori da parte delle aziende agricole di competenza regionale
9) Decretazione immediata di tutte le misure legate al sostegno delle filiere produttive agroalimentari implementando le risorsa a copertura delle misure 4.1 e 4.2 nell’ambito delle filiere oltre a quelle per la creazione di reti e punti per la vendita diretta e di prossimità.
10) Attivazione di convenzioni con le aziende agricole titolari di parco macchine abilitate all’erogazione di servizi agro-meccaniche e manutentivi, finalizzate anche ad interventi di sanificazione, bonifica e ripulitura degli ambienti urbani e periurbani.
11) Sostenere, anche nella prospettiva delle grandi campagne, la programmazione del fabbisogno di manodopera ed il reperimento di manodopera locale, con il coinvolgimento dell’ ANCI di Basilicata, delle Organizzazioni Datoriali Agricole, sindacati ed Enti Bilaterali in Agricoltura.
12) Istituire il tavolo delle filiere agroalimentari lucane.

MISURE PER PROIETTARE IL SETTORE AGROALIMENTARE PER UNA RIPRESA PRODUTTIVA

1) Centralità del fascicolo aziendale, quale strumento per la gestione complessiva e l’interfaccia della azienda agricola nel rapporto con le PP.AA..
2) Tavolo Unico dei controlli e delle verifiche di rispondenza sulle condizionalità obbligatorie e i requisiti in materia di sicurezza alimentare e ambientale.
3) Rivisitazione della “governance” regionale in agricoltura, partendo dal riordino e ammodernamento della U.E.C.A. che deve assumere funzioni di interfaccia tra Regione Basilicata, AGEA e UE, in una logica non solo di puntuale governo della spesa e della rendicontazione ma anche quale ambito per la costruzione dell’anagrafe unica delle imprese agricole ed agroalimentari lucane (Banca Dati).
4) Adeguamento delle funzioni di ALSIA quale agenzia, per l’innovazione delle filiere agroalimentari regionali, anche in previsione dei nuovi indirizzi della PAC (sostenibilità, innovazione e certificazione).
5) Estensione delle funzioni ARPAB in materia di certificazioni sul versante della salubrità dei luoghi, della qualità degli areali produttivi agro-rurali e dei crediti in materia di impronta carbonica
6) Creazione di un marchio qualità lucana di proprietà pubblica, gestita dagli enti strumentali della regione Basilicata.
7) Predisposizione del Piano irriguo e piano invasi regionali.
8) Piano agro-energetico, della chimica verde e la bio-edilizia.
9) Definizione e strutturazione in ragione delle politiche in materia di sostenibilità e innovazione ambientale del settore primario del Distretto Agro-Foresta-Zootecnico-Ambientale della Basilicata.

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