SOSPENSIONE IMMEDIATA AL COVA DI VIGGIANO

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In queste ore a destare più preoccupazione in Basilicata è sicuramente l’area della Val d’Agri.

A questo punto occorrerebbe valutare in tempi brevi se fermare l’area industriale di Villa d’Agri/Viggiano.

Lo smart Working annunciato dall’Eni per il Cova pare che non sia sufficiente.

Sono strutture attorno alle quali gravitano alcune migliaia di lavoratori provenienti da diversi comuni lucani, molti dei quali impegnati anche come autotrasportatori tra il nord e il sud del Paese.

Solo il Cova si muove, ad esempio, come attività esterna a Viggiano, verso Taranto per il greggio e verso quattro diverse località italiane per i rifiuti delle attività estrattive.

Una è Pisticci Scalo, un’altra è in Calabria e le altre due verso il nord.

Questi lavoratori dell’Eni e dell’area industriale in generale, potrebbero essere sia cavie che probabili e ignari vettori dell’epidemia virale.

Bisogna agire in fretta per evitare un primo primo preoccupante focolaio della provincia di Potenza.

È urgente porre la questione allo stesso ministro Stefano Patuanelli che alle stesse società dell’area industriale, Eni compresa, dato che potrebbero accedere alla Cassa integrazione a zero ore, prevista dal decreto del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e firmato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Ma occorre anche far presto.

In Val d’Agri è già stato isolato il Comune di Moliterno e messo in condizioni di essere per ora non operativo l’Ospedale di Villa d’Agri, per l’assurda storia che vede coinvolto un medico poco rispettoso delle indicazioni, risultato poi positivo insieme alla famiglia. Con un possibile effetto domino in tutta l’area dell’Alta Val d’Agri, per il numero di persone venute a contatto con il medico, che lavora all’ospedale in questione.

Inoltre, ben cinque comuni campani confinanti con la Val d’Agri lucana, sono anch’essi isolati, come Moliterno, con ordinanza del governatore regionale campano per aver fatto un incontro religioso protestante con sacerdoti venuti da Milano e risultati positivi.

Il virus si può sconfiggere, ce la faremo, ma occorre anche avere sensibilità immediate e rapidità di azione.

Arnaldo Lomuti,

Senatore M5S della Repubblica Italiana

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