Marco de Biasi e gli attivisti di Legambiente Basilicata, dei veri #GreenHeroes

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Siamo a una nuova puntata della saga degli “eroi verdi” premiati dall’attore Alessandro Gassmann. Sono i protagonisti di una nuova economia che rifiuta lo spreco, che è amica dell’ambiente, e che produce innovazione, reddito e posti di lavoro

Le iniziative degli ambientalisti – dicono alcuni – sono sempre le stesse: ripulire le spiagge, manifestare contro gli industriali e i politici e poi, al dunque, non portano mai idee concrete. In alcuni casi può essere vero ma le soluzioni degli ambientalisti veri, come Marco de Biasi e gli attivisti di Legambiente Basilicata, aggiungono e non tolgono. Gli ambientalisti non sono marziani che blaterano idee inattuabili, ma cittadini come gli altri che molto spesso sono in grado di notare elementi che ad altri sfuggono. Persone consapevoli che nuovi modelli economici siano possibili, e che per concretizzarli sia necessario aggiungere e non togliere, a meno che non si tratti di levare lo spreco. Ecco su questo gli ambientalisti sono rigidi: lo spreco è insopportabile. Per esempio: quelle piccole stazioni ferroviarie abbandonate non sono uno spreco? E non lo sono anche tutti quei prodotti della terra che i piccoli allevatori e agricoltori, senza una rete di distribuzione, sono costretti a svendere a prezzi irrisori? Dunque perché non trovare un accordo con le ferrovie italiane, prendere in gestione una stazione abbandonata e trasformarla in una Green Station? Un posto dove vendere alimenti biologici, di alta qualità, prodotti localmente e ad un prezzo giusto per chi li produce e chi li compra? E perché non farlo usando soluzioni sostenibili economicamente, energeticamente e ambientalmente? È così che, nel 2016, è nato ScamBioLoGiCo. Un negozio dove tutte le sillabe hanno un significato. Un fabbricato in grado di produrre energia elettrica attraverso i pannelli installati sul tetto e di scambiarla e immetterla in rete. Un posto che vende prodotti biologici, locali, offerti a un prezzo giusto, in un luogo dove condividere i saperi. Un esercizio commerciale in grado di supportare l’economia di 80 aziende locali, impegnare stabilmente due persone, offrire prodotti di qualità superiore ai cittadini, produrre fatturato e fare comunità. Ma, come detto, Marco e gli attivisti di Legambiente Basilicata sono ambientalisti veri, e come tali, considerano assurdo il forsennato uso che si fa nelle sagre di paese della plastica usa e getta. Combattere quegli eventi economicamente e socialmente vitali per i piccoli centri? Neanche per sogno. Aggiungere opportunità, ma senza togliere il buono. Quindi la soluzione è cercare una grande industria di elettrodomestici e, insieme a questa, costruire una lavapiatti mobile in grado di garantire fino a 3000 coperti, evitando il ricorso all’usa e getta. Un’idea che da 4 anni, prima che le leggi europee bandissero l’uso della plastica usa e getta, rende le sagre della zona sostenibili.

Insomma gli ambientalisti veri, come Marco de Biasi e gli attivisti di Legambiente Basilicata, non sono dei Signor No. Sono cittadini attenti alla propria terra, alla propria economia che non tolgono niente di quello che è buono, ma aggiungono opportunità. Gente che si finisce per seguire perché avevano ragione loro, una rivoluzione era possibile. #GreenHeroes, insomma.​

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