TORTORELLI (UIL): NUOVO CAMPANELLO D’ALLARME ISTAT SU DISOCCUPAZIONE GIOVANILE

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“I dati diffusi oggi dall’ Istat sull’occupazione al mese di gennaio scorso ed in particolare quello sul tasso di disoccupazione dei giovani sino a 24 anni che risale al 29,3%, soprattutto in Basilicata dove le giovani generazioni sono tenute sempre più ai margini del mercato del lavoro, sono un ulteriore campanello d’allarme”. E’ il commento del segretario generale regionale della Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli sottolineando che “l’ulteriore flessione dell’occupazione riguarda soprattutto donne, under 35, lavoratori temporanei e autonomi, che si confermano, come evidenzia l’Istat, ai minimi storici. Risulta invece confermata, rispetto a dicembre 2019, anche la lieve crescita del numero di disoccupati e dell’inattività. Gli andamenti trimestrali si risolvono in una sostanziale stabilità dei tassi, mentre quelli tendenziali confermano la crescita dell’occupazione dipendente, soprattutto permanente, e la diminuzione della disoccupazione e dell’inattività. 

Come abbiamo ripetutamente sottolineato, per capire dove va il Paese -aggiunge Tortorelli – non ha senso guardare,  solo ad alcuni numeri e ad alcune percentuali, ma occorre avere a riferimento il monte orario e il monte salario complessivi. Sono questi i valori che  come ha già dimostrato il nostro recente rapporto sui due indicatori (ore lavorate e salario) danno una dimensione effettiva della situazione e che ci fanno capire se l’economia è ancora in crisi o se si sta riprendendo. Siamo pertanto in presenza di difficoltà, destinate, purtroppo, ad accentuarsi a seguito delle conseguenze del Coronavirus sul mondo produttivo e del lavoro. Ribadiamo, dunque, la necessità e l’urgenza, già espresse unitariamente a Cgil e Cisl,  di un confronto a livello regionale per affrontare in modo coordinato e complessivo questa emergenza e, soprattutto, per porre in atto tutti i provvedimenti di rilancio del sistema economico e occupazionale, di cui la Basilicata aveva già bisogno prima ancora del manifestarsi di questa seria problematica sanitaria”. 

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