CONCLUSA LA DUE GIORNI DI INNOVAGRO NELLA PROVINCIA DI POTENZA

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La Provincia di Potenza ha ospitato nei giorni scorsi il 5° evento di estroversione di Innovagro nell’ambito di un’azione complessa, per la quale delinea le proposte governative locali per lo sviluppo del territorio provinciale e fornisce linee guida e supporto agli attori locali per l’uso corretto del territorio, anche in direzione della gestione e della mitigazione del rischio territoriale e ambientale come fattori chiave per qualsiasi sviluppo socio-economico sostenibile.

A sottolineare l’importanza dell’evento ed il ruolo dell’Ente, è stato Il Presidente Rocco Guarino, che ha guidato i lavori della due giorni, partita dal Palazzo della Cultura del Capoluogo, si è poi estrinsecata con gli incontri al Consiglio Provinciale, la visita ai famosi “Rumit” di Satriano e nel secondo giorno alla visita nel Vulture attraverso il Museo antropologico provinciale di Monticchio, la visita alle Fonti Gaudianello e nel pomeriggio ai vigneti ed alla cantina Fucci dove la comitiva internazionale proveniente da Albania, Serbia, Slovenia, Grecia, Creta e Puglia è stata accolta dal Sindaco di Barile, Antonio Murano e dal Presidente dell’Unpli Rocco Franciosa.

Qui i ragazzi dell’Alberghiero Gasparrini, hanno mostrato come i prodotti locali diventano cibo di qualità apprezzato sempre più e che da questo periodo di crisi può trovare nuova linfa per un rilancio del territorio lucano. Ed infine visita alla innovativa Spa al miele di Franco Rondinella a Ripacandida.

  • La Provincia – ha ricordato Guarinop – Ha un ruolo di guida e coordinamento delle sue 100 città secondo un approccio di rete al fine di mantenere i comuni e la comunità attivi e informati sulle questioni di sviluppo territoriale sostenibile e resiliente sostenendo e coordinando i progetti direttamente con le comunità;

  • Ha un impegno attivo nella Campagna globale delle Nazioni Unite delle Città resilienti “.

AGROALIMENTARE” COME MOTORE PER LO SVILUPPO TERRITORIALE SOSTENIBILE

Oggetto di INNOVAGRO il cui progetto è guidato dal dirigente Ingegnere Alessandro Attolico, coadiuvato dall’ing. Rosalia Smaldone e Katia Lacerra, è Il cibo e l’agricoltura, come principali vettori tra le persone e il Pianeta, possono aiutare a raggiungere molteplici obiettivi di sviluppo sostenibile che hanno un grande potenziale per rivitalizzare il paesaggio rurale, fornire crescita inclusiva ai Paesi e guidare un cambiamento positivo in tutta l’Agenda 2030. Il tema alimentare, punto prioritario nelle agende politiche grazie ai numerosi riflessi che ha su salute pubblica, ambiente, sicurezza territoriale, sviluppo socioeconomico, qualità e sicurezza degli alimenti, negli ultimi anni ha volto lo sguardo verso la sostenibilità sociale, economica e ambientale e delle pratiche concrete di sviluppo del sistema alimentare, mentre i partenariati pubblico-privato, gli approcci territoriali dal basso verso l’alto e il coinvolgimento attivo dei cittadini stanno svolgendo un ruolo importante nei modelli emergenti, prefigurando nuove forme di governance con un’azione che costruisce alleanze e coalizioni politiche con un’ampia gamma di attori chiave e fondate su un dialogo costante.

L’INIZIATIVA TRANSNAZIONALE INNOVAGRO

L’iniziativa Innovagro, all’interno dell’area europea Adrion, in linea con i modelli emergenti, si concentra sullo sviluppo di collegamenti e sinergie tra agricoltori, imprese agroalimentari, istituti di ricerca e autorità pubbliche per la promozione dell’estroversione dei prodotti agroalimentari, lo sviluppo dell’internazionalizzazione delle aziende agroalimentari, la promozione di pratiche agricole rispettose dell’ambiente. I principali risultati attesi del progetto sono migliorare la produttività, la competitività e l’accesso al mercato internazionale delle PMI agroalimentari; aumentare le autorità territoriali e gli attori agroalimentari coinvolti nei processi di messa in rete, internazionalizzazione e innovazione; rafforzare i collegamenti tra le parti interessate, compresi gli istituti di R&S, le PMI e le autorità regionali e locali, nel campo dell’imprenditorialità innovativa nei settori agricoli; aumentare l’uso di pratiche agricole rispettose dell’ambiente che riducano i rischi di catastrofi e gli effetti climatici.

RISULTATI ATTESI DALL’EVENTO

  • Individuazione del valore aggiunto dell’agricoltura e dell’alimentazione come fattori chiave per ridurre il rischio di catastrofi (compresi gli impatti climatici) e migliorare lo sviluppo territoriale sostenibile;

  • Individuazione delle migliori pratiche, diffusione e condivisione dei metodi di progettazione/attuazione su cui sono stati sviluppati;

  • Responsabilizzare le autorità ed i governi locali nel processo di trasformazione delle politiche agricole per realizzare gli SDGs;

  • Esaminare nuove opportunità imprenditoriali in agricoltura per combattere lo spopolamento rurale e migliorare la Resilienza dei territori;

  • Comprendere come la conoscenza indigena può contribuire al raggiungimento degli obiettivi globali dello Sviluppo Sostenibile e Resiliente.

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