QUESTURA DI TARANTO: senza sosta i controlli della Polizia di Stato

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Continuano senza sosta i controlli della Polizia di Stato, predisposti dal Questore di Taranto in un piano organico di controllo del territorio, per garantire la sicurezza nel Capoluogo e in Provincia, soprattutto in occasione dei fine settimana.
Le pattuglie della Questura di Taranto, insieme agli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce e alle Unità Cinofile di Bari, hanno pattugliato le strade del Comune di Ginosa. Insieme a loro, le pattuglie della Polizia Locale.
Articolato il dispositivo messo in campo, che ha visto la predisposizione di diversi posti di controllo, concentrati in prevalenza sulla S.P. 580, principale arteria di ingresso ed uscita dal Comune, e sopralluoghi nella zona del borgo antico, ove era stata segnalata la presenza di situazioni di degrado legate, prevalentemente, al consumo di sostanze stupefacenti. Complessivamente, 170 le persone identificate e 90 i veicoli controllati, di cui 7 sono stati sanzionati per violazioni alle norme del Codice della Strada.
Sotto la lente di ingrandimento degli agenti della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura e della Polizia Locale di Ginosa, anche gli esercizi commerciali. Diverse le irregolarità contestate, che hanno portato alla elevazione di sanzioni amministrative per circa 1.500 euro.
Nel Capoluogo, l’attenzione degli agenti si è focalizzata sulla zona del centro cittadino, meta di numerosi giovani, soprattutto in occasione dei fine settimana. Tra le zone principalmente interessate dai controlli, effettuati insieme a pattuglie della Polizia Locale, Piazza Garibaldi, Piazza Kennedy e le principali arterie cittadine. Nel corso delle attività, sono state complessivamente identificate 50 persone e controllati 20 i veicoli.
Diversi, anche, i posteggiatori abusivi identificati e denunciati. In particolare, le pattuglie intervenivano in Piazza della Vittoria e in Piazza Archita, ove venivano sorpresi due soggetti, già noti e già soggetti a DASPO, che venivano deferiti all’Autorità Giudiziaria per l’inosservanza del divieto di cui all’art. 10 L. 48/2017.

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