PALAGIANO.   Bilancio 2019 del progetto Sprar Siproimi Koinè, gestito dall’ArciSvegliarci, tra numeri, obiettivi e prospettive per il 2020

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Palagiano (Ta).   Tra gli 844 progetti Sprar Siproimi, che sul territorio nazionale coinvolgono oltre 1.800 Comuni, figura anche lo Sprar Siproimi Koinè, gestito dall’ArciSvegliarci di Palagiano. Che funzioni, sono i numeri a dirlo: ben 68 beneficiari accolti solo nel 2019, di cui sei nuclei familiari, 36 singoli e 20 minori, con inserimento abitativo post accoglienza per due nuclei familiari.

Si tratta di un Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, che, all’interno delle misure di accoglienza integrata, oltre a fornire vitto e alloggio, provvede alla realizzazione di attività di accompagnamento sociale, finalizzate alla conoscenza del territorio e all’effettivo accesso ai servizi locali, in un percorso di riconquista della propria autonomia. 

Diverse, nel corso del 2019, sono state le attività programmate dallo Sprar Siproimi Koinè di Palagiano per favorire un processo di integrazione degli accolti. La partecipazione al torneo nazionale Uisp calcio a 7 di Pesaro, al torneo antirazzista Uisp a Riace, il campo antirazzista a Mottola in Boara, la manifestazione conclusiva del progetto “Erasmus+Hestia”. Solo per citare alcune iniziative.

E, ancora, i laboratori di educazione civica “Biblioteca vivente” per educare i bambini a superare le differenze, la partecipazione al corteo storico “San Nicola” a Palagiano o all’iniziativa sportiva Strapalagiano, le colonie estive per minori e la Giornata Mondiale del Rifugiato. Un’occasione, quest’ultima, che, come spiegato da Angela Surico, coordinatrice del Centro Sprar Siproimi di Palagiano, “è servita ad aprire le menti sull’importanza di comunità solidali abbracciando l’interculturalità come ricchezza”.

Di qui, anche l’organizzazione, in collaborazione con l’Università del Salento, di tre seminari di studi alla scuola “Rodari” sui temi delle migrazioni, ma anche di educazione alla pace e alla riconoscibilità della dignità delle diverse culture.

Integrazione vuol dire anche istruzione e formazione per favorire l’inserimento lavorativo. Nel 2019, tra gli accolti dello Sprar Siproimi Koinè, in 15 presso il Centro provinciale per l’istruzione degli adulti hanno conseguito il livello A1 della lingua Italiana; uno ha raggiunto il livello A2, in tre hanno conseguito la licenza di terza media. E ancora, un iscritto al biennio, uno al triennio, tre all’asilo nido, cinque alla scuola dell’infanzia, cinque alla primaria e due alla scuola secondaria di primo grado. 

Quanto alla formazione, attraverso la partecipazione a bandi del Ministero delle Politiche Sociali e del lavoro, sono stati attivati ben cinque tirocini per: operatore per interventi tecnici e agronomici sulle coltivazioni e per la gestione degli impianti, macchine e attrezzature; cameriere di sala; magazziniere; tecnico dell’esecuzione e riadattamento di capi di abbigliamento; operatore per l’approvvigionamento della cucina, la conservazione e trattamento delle materie prime e la preparazione dei pasti. E ancora, un corso di sartoria presso l’istituto di formazione “E. Fermi”, sull’Haccp, sulla sicurezza sul lavoro, sull’assistenza domestica e caregiver presso l’Ifoa e laboratori didattici di orticoltura.

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