Braia: il credito delle imprese lucane verso i fornitori di Total e Tecnimont non è una priorità per la maggioranza

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“È paradossale che per la maggioranza di questo Consiglio Regionale i crediti ed i destini di decine di imprese lucane, dei loro dipendenti e famiglie relative nei confronti delle aziende fornitrici di Tecnimont e Total, siano praticamente nulla a confronto del giusto sostegno ma teorico alla corsa di Venosa a Capitale italiana della cultura, che correttamente ho firmato e votato anche io.

Ritenendo scontato il sostegno alle imprese, ma così non è stato.”

Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, Italia Viva.

“Sommando i crediti delle sole aziende rappresentate dalla Confapi, l’importo del credito sospeso da parte di Tecnimont è di circa 3,3 milioni di euro, a cui vanno aggiunti gli altri importi delle imprese iscritte a Confindustria, per le attività/servizi/forniture legate direttamente o indirettamente alla realizzazione del centro Oli di Tempa Rossa. Il tema è cruciale e va affrontato

Prendiamo, nostro mal grado, atto che il Consiglio  Regionale non ha voluto immediatamente mettere in discussione la mozione da noi presentata e di conseguenza impegnarsi ad affrontare e risolvere un problema serio che riguarda decine di imprese e tanti laboratori oggi a rischio.

Ad oggi Tecnimont, colosso da 3.65 miliardi di Euro di fatturato, non  ha ancora affrontato e risolto in maniera adeguata le debitorie  esistenti e generate dalle sue ditte fornitrici (molte di queste oggi fallite) che hanno subappaltato le attività a molte imprese di Basilicata, che rischiano per queste stesse pendenze, di fallire a loro volta, facendo andare in difficoltà oltre 750 dipendenti e relative famiglie tutte della nostra comunità.

La richiesta al Presidente Bardi era quella di convocare un tavolo immediato, e comunque entro il mese di gennaio 2020, con i rappresentanti di Total, Tecnimont e delle associazioni di categoria Confindustria e Confapi, per trovare una intesa sui debiti non saldati alle imprese che hanno lavorato in subappalto a fornitori Tecnimont, convocando un incontro con le rappresentanze dei 13 comuni interessati dalle estrazioni e Richiamando Total  al rispetto integrale dell’intesa sottoscritta nel novembre scorso, riguardo la questione occupazionale partita in maniera non rispettosa delle intese sottoscritte.

Fa riflettere che poi si sia presentata una mozione sulla candidatura di Venosa a capitale italiana della cultura, votandone iscrizione e discussione e anticipando il punto anche approvandolo.

Applicare la stessa procedura a difesa delle aziende lucane, invece era impraticabile o forse paradossale.

Utilizzeremo allora ogni strumento e attiveremo ogni azione per costringere il governo regionale ad affrontare e risolvere immediatamente il problema.”

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