CONFINDUSTRIA | Mezzogiorno e sviluppo: analisi e proposte nel confronto a più voci con il presidente Robiglio

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POTENZA, 6 dicembre 2019 – Emergenza infrastrutture, competitività del territorio e sostegno alle imprese, lavoro e lotta allo spopolamento giovanile: questi i temi al centro di un importante convegno che si è svolto questa mattina a Melfi, che ha visto a confronto Confindustria Basilicata, con i principali attori istituzionali dello sviluppo, alla presenza del presidente nazionale della Piccola Industria di Confindustria, Carlo Robiglio.

Una riflessione sui tanti aspetti che attengono alla crescita del Paese e in particolare del Mezzogiorno e della Basilicata, da cui è emersa anche una proposta concreta contenuta nella relazione del vice presidente nazionale della Piccola Industria, Lorenzo Pagliuca che ha focalizzato i temi oggetto degli interventi dei relatori: un restyling dello strumento del project financing, sostenuto finanziariamente da obbligazioni incentivate da vantaggi fiscali per sostenere investimenti infrastrutturali, in tutto il Paese e in particolare al Sud. Ipotesi che – ha sostenuto il vicepresidente – potrebbe trovare operatività anche nell’area industriale di San Nicola di Melfi per al costruzione di un Interporto utile alla mobilità delle merci che oggi circolano nel comparto automotive.

Spunti di riflessione raccolti dal neo presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Basilicata, Antonio Braia, che ha rilanciato focalizzando l’attenzione sulla necessità di una nuova visione industriale basata sul fattore innovazione, culturale, oltre che di prodotto e di processo, e sulla valorizzazione delle competenze, come strumento indispensabile per superare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro.

Ed è proprio dal Sud che per il presidente Robiglio è necessario ripartire per rilanciare l’economia del Paese. “Se vogliamo che l’Italia resti la seconda potenza manifatturiera d’Europa – ha dichiarato – il rilancio del Mezzogiorno deve rappresentare uno degli obiettivi fondamentali di una nuova politica industriale, basata sull’innovazione e la sostenibilità e sulla qualificazione dell’occupazione. Ma è altrettanto essenziale investire nelle infrastrutture, per inserire pienamente il Meridione nelle reti di trasporto nazionali ed europee. Per questo, è necessario sbloccare le risorse programmate e aprire i cantieri, per collegare territori e città, persone e imprese. Le Pmi possono crescere e essere competitive solo se connesse da infrastrutture fisiche e immateriali, in grado di sviluppare filiere industriali pienamente integrate. Siamo in una fase di profonda transizione che investe l’intero sistema produttivo e, in particolare, alcuni settori come l’automotive, che in questo territorio ha un peso significativo e deve affrontare la sfida della mobilità sostenibile. C’è un nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei per il 2021-2027 che deve diventare una reale occasione di rilancio della Basilicata e del Mezzogiorno. Dobbiamo saper cogliere e vincere queste sfide”.

Dalla prestigiosa sala del salone degli Stemmi del Palazzo vescovile di Melfi, l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata, Donatella Merra, ha rilanciato confermando la piena disponibilità a esplorare insieme forme di partenariato pubblico – privato per un’operazione di project financing per progetti infrastrutturali che consentano di superare i ritardi di realizzazione che penalizzano il mondo produttivo.

Approccio alla collaborazione confermato anche dal direttore Area Impresa di Intesa San Paolo, Eugenio Caniglia, che ha spiegato come al Sud e in particolare in Basilicata, il 2019 abbiamo fatto registrare un aumento, seppure lieve, dello stock di credito alle imprese, annunciando la volontà dell’Istituto di investire 30 miliardi di euro al Mezzogiorno nei prossimi anni.

Lavorare nella stessa direzione è l’appello giunto anche dalla voce  dell’amministratore unico di Sviluppo Basilicata, Gabriella Megale: “Crediamo nel contributo che la nostra Società può dare per la competitività del territorio, come risposta più efficace al fenomeno dello spopolamento giovanile. Noi faremo la nostra parte, abbiamo iniziato con uno strumento quale il microcredito per sostenere le attività nei piccoli paesi della Basilicata, incoraggiando l’autoimprenditorialità a servizio delle comunità locali”.

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