Coldiretti: nasce a Matera il primo mercato coperto a km zero

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Matera, 15 novembre 2019 –   Apre a Matera, capitale europea della cultura 2019, il primo mercato di Campagna amica in Basilicata. L’appuntamento è per domani, alle 10 e 30 in via Andrea Serrao, angolo con via Vena.  L’iniziativa rientra nel progetto nazionale promosso da Coldiretti, teso a fortificare la rete di vendita diretta dei produttori agricoli. L’apertura dell’Agrimercato di Matera è una delle iniziative previste nell’Accordo triennale di collaborazione siglato lo scorso 16 luglio a Potenza tra Eni, Coldiretti Basilicata e AGER che stabilisce la realizzazione di iniziative congiunte negli ambiti della sostenibilità sociale e valorizzazione dei prodotti, del monitoraggio ambientale e della qualità dei prodotti, e della promozione del marchio “Io sono Lucano”. La collaborazione tra Eni e Coldiretti in Basilicata si inquadra nell’ambito della partnership strategica a livello nazionale tra Eni e Coldiretti sui temi dell’economia circolare.  La struttura, ubicata nel centro storico della città, ospiterà su una superficie di 650 metri quadrati, 30 produttori provenienti da tutta la regione. Le referenze al suo interno comprenderanno un paniere di prodotti vari, tutti della filiera agricola contraddistinta con il marchio “Io sono lucano”, che sarà al centro di un interessante workshop in programma alle 11, alla presenza di rappresentanti di Eni e della Coldiretti.  Dall’ortofrutta, ai legumi, per continuare con la pasta, l’olio, i salumi, i formaggi freschi, stagionati e trasformati, i succhi, i sott’oli, la carne, il pesce e una ricca varietà di vini. Il mercato sarà movimentato nelle sue aperture da aree didattiche e feste a tema cadenzate mensilmente. “Nel corso dell’ultimo decennio l’agricoltura italiana ha subito numerosi cambiamenti, anche epocali – evidenzia Gianfranco Romano, presidente provinciale di Coldiretti Matera –  che ne hanno profondamente mutato la natura. Globalizzazione, crisi di mercato, cambiamenti climatici se da un lato hanno messo a dura prova un intero settore produttivo, dall’altro hanno certamente fatto aumentare la consapevolezza dei consumatori in ordine al cibo presente sulle loro tavole.  Parole come tracciabilità, genuinità, salubrità e distintività sono ormai di uso comune nelle famiglie italiane, generando in tal senso una forte necessità di scoperta dei diversi territori e delle tradizioni contadine. Avvicinare il consumatore al mondo dell’agricoltura è da sempre l’impegno quotidiano di Coldiretti, la quale attraverso il progetto della fondazione Campagna Amica, avviato nel 2000 sull’intero territorio nazionale, conquista il centro storico delle città. I mercati di Campagna Amica promuovono la grande bellezza delle mille campagne italiane e consentono a tutti di dialogare direttamente con i contadini conoscendo il loro lavoro.  Attraverso questo progetto di natura anche etica – continua Romano – stiamo orgogliosamente costruendo un largo movimento di opinione a salvaguardia del saper fare della cultura contadina ed artigianale, promuovendo la filiera corta e i prodotti a Km zero. Il mercato di vendita diretta rappresenta inoltre il luogo dove è possibile attuare progetti di educazione alimentare attraverso l’incontro tra le imprese agricole e il mondo scolastico, nonché sviluppare progetti sociali rivolti alle fasce più deboli e fragili della società. La città di Matera in questo 2019 denso di eventi ed emozioni – conclude il presidente della confederazione provinciale – rappresenta il luogo ideale per proseguire con successo la narrazione dell’agroalimentare italiano attraverso la creazione di un’agorà dove sia possibile promuovere il valore anche culturale del cibo e delle produzioni del territorio lucano”. Soddisfazione espressa anche dal presidente di Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani, per il quale si tratta di una nuova sfida per la confederazione agricola lucana.  “Un punto di partenza per i contadini e gli imprenditori agricoli che avranno la possibilità di vendere direttamente il proprio prodotto ai consumatori azzerando i costi di intermediazione. Sarà anche un modo per educatore il pubblico ad una spesa consapevole e tracciata fondata sulla trasparenza. Il cibo di qualità trasparente e tracciato – conclude Pessolani – sarà il futuro dell’alimentazione che contribuirà a combattere le agromafie e evitare truffe sul settore agroalimentare”.

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