Lo “Zio d’America”. La storia di Nicola Di Matteo da 50 anni in Argentina, partito con diecimila lire da Rotondella, realizza il suo sogno imprenditoriale nell’America del Sud

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L’Argentina conta più di 660.000 Italiani, lo stesso  Papa Francesco discende da una famiglia di Italo-Argentini. Tra il 1960 e il 1970 sono ben 9.800 i nostri connazionali che hanno scelto la Repubblica Argentina per iniziare una nuova vita.

Tra questi anche il Rotondellese Nicola Di Matteo che, dopo aver conosciuto lo “Zio d’America” nel 1968, decide di emigrare l’anno successivo. Una valigia di cartone, diecimila lire e tanti sogni da realizzare sono i compagni di viaggio di quel freddo 1969, lasciando in Basilicata affetti e amori con la promessa di un futuro migliore. Inizia da subito a lavorare nella fabbrica tessile dello zio conosciuto a Rotondella l’anno prima, ma dopo 18  anni decide di dare una svolta al suo futuro lavorativo, si licenzia per mettersi in proprio. Apre la sua attività nel settore tessile, ma non si chiude nell’Argentina che, nonostante gli immensi territori, sembra troppo piccola per dare sfogo ai suoi stimoli. Un imprenditore innovativo che vola spesso in Italia per seguire fiere di settore e corre in Cina alla ricerca del macchinario più idoneo alle sue esigenze aziendali.

nicola di matteo con parte dei suoi famigliari lucani

Conosce bene il valore del brand che la sua origine italiana può conferire ai prodotti, in uno dei suoi numerosi viaggi, a Firenze, viene colpito dalla qualità di un filato, decide di importarlo in Argentina e lo chiama ROMA, diventa presto il punto di forza del suo catalogo. Tutti vogliono ROMA, tutti vogliono il prodotto realizzato dall’azienda di Nicola, l’Italiano che garantisce standard qualitativi molto alti. Ma Di Matteo è anche l’Italiano che non dimentica le  origini e gli affetti. A Rotondella acquista e ristruttura una casa dove l’anno scorso ha festeggiato i suoi 50 anni di matrimonio e quest’anno è ritornato per ricordare i suoi 50 anni dalla partenza. Confessa, tuttavia, che a Novembre festeggerà nei pressi di Buoenos Aires, nel comune dove risiede, i suoi 50 anni anche in Argentina, terra che gli ha regalato tanto. Mezzo secolo, una storia fatta di sacrifici, passione e amore. Il rotondellese partito con 10.000 lire,  alla guida,con i suoi tre figli, di un’importante azienda tessile dall’altra parte del mondo.  

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