Metaponto spiaggia “plastic-free”

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Dai titolari di stabilimenti balneari di Metaponto parte una prima iniziativa per far diventare l’intera costa metapontina, come è già avvenuto a Maratea, spiaggia “plastic-free”. E’ Paolo Fuina (Lido DomPablo), punto di riferimento dei balneari Confesercenti (e non solo), a promuoverla: consegno un sacchetto ai miei ospiti e chiunque me lo riempie di plastica raccolta sulla spiaggia libera gli regalo un gelato. Un piccolo gesto per incoraggiare e promuovere la massima attenzione dalla tutela della spiaggia specie rispetto alla alla plastica. Perché sì, il mare della costa metapontina è meraviglioso, al punto da ottenere la bandiera blu (Metaponto, Policoro, Pisticci) ma per molti anni purtroppo non è stato sufficientemente tutelato, né dalle amministrazioni né tantomeno dai bagnanti. E le conseguenze non sono affatto piacevoli: la plastica infatti rappresenta il 90% dei rifiuti che si trovano abbandonati in mare e sulle spiagge, e i danni che provoca agli ecosistemi marini sono sotto gli occhi di tutti. Non a caso, l’Unione europea ha di recente approvato una direttiva per vietare in tutti i Paesi membri la vendita e l’utilizzo degli oggetti di plastica monouso più utilizzati per tutelare l’ambiente e la nostra salute. Sebbene la direttiva abbia indicato il 2021 come data di scadenza per liberarsi del materiale incriminato, sono diversi i Comuni e le Regioni che hanno deciso di anticiparne le disposizioni, per diventare plastic-free il prima possibile. Così, in diverse città italiane è stata accolta la sfida lanciata dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa sulla scia della proposta della Commissione Ue, la cosiddetta “Plastic free challenge”, e il polietilene ha progressivamente iniziato a sparire da luoghi pubblici, uffici amministrativi, mense scolastiche, sagre e manifestazioni. Ma c’è anche chi ha scelto di iniziare il proprio percorso di addio alla plastica proprio dalle spiagge, i canali preferenziali attraverso cui i rifiuti plastici finiscono in mare. E non solo piatti, bicchieri e posate. Sono provvedimenti importanti che – sostiene Fuina – mostrano anche come ciascuno di noi può dare il proprio contributo a tutelare la bellezza dei luoghi delle nostre vacanze ed in particolare il mare. Un’estate sostenibile è dunque possibile, a cominciare dalla rinuncia a plastica monouso e mozziconi di sigaretta sulle spiagge e nel mare perché nei nostri lidi ci pensiamo noi e verifichiamo un atteggiamento di responsabilità degli ospiti. Non così nella spiaggia libera che diventa luogo di pic-nic specie nei fine settimana. E non è più sufficiente ricorrere ad una giornata sola di raccolta di plastica ed altro con i volontari.

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