La romana Elisabetta Pamela Petrolati ospite del prestigioso festival “Il Federiciano”

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Nel suggestivo Monastero dei Frati Osservanti di Rocca Imperiale, si è tenuto il 29 luglio l’incontro con la poetessa romana Elisabetta Pamela Petrolati, appuntamento incluso nel cartellone del prestigioso festival artistico “Il Federiciano” e posto in apertura dello spettacolo teatrale “Haberowski” di Alessandro Haber.

Insieme all’autrice, che ha presentato in anteprima la sua nuova opera “Tracce di senso” che sarà editata a settembre dalla Aletti Editore, c’erano anche la giornalista Caterina Aletti e l’attore, autore, regista teatrale Alessandro Quasimodo, figlio del poeta Premio Nobel Salvatore Quasimodo, che ha interpretato alcune poesie tratte dal libro.

«“Tracce di senso” è una raccolta di poesie che segnano il mio percorso dall’interiore all’esteriore – ha dichiarato la Petrolati -. Ho iniziato a comporre versi già da ragazzina, per riprendere negli ultimi tempi in modo continuativo. Come se, ad un certo punto della vita, dopo aver continuato ad approfondire e ad amare il testo poetico con letture personali e come strategia trasversale di lavoro nell’ambito dell’insegnamento (la Petrolati, laureata in Sociologia, è un’insegnante nella scuola primaria, ndr), si fosse aperto un canale di espressività. Come se tutto ciò che si è sedimentato in me nel tempo avesse urgenza e impellenza di essere trasmesso». 

Il titolo dato alla raccolta intende seguire le tracce di un senso che parte da lontano, che si traduce nelle immagini delle percezioni del mondo personale e del mondo esterno, per aprirsi a orizzonti senza limiti di sorta. «Oggi riconosco alla poesia un ruolo centrale nella mia vita e le conferisco la capacità di divenire una chiave di trasformazione della realtà – ha continuato l’autrice -. Percorrendo questo significato, il poeta non solo ha in mano uno strumento di elaborazione personale e lo sguardo di chi riesce a vedere oltre gli accadimenti, ma ha la possibilità di condividere con gli altri questo sguardo, donando una “vista” nuova. Nella poesia si cela uno dei poteri più grandi: quello di ridare senso alla vita dell’uomo di oggi, di ridare pienezza al mondo personale e a quello sociale, donando bellezza nonché soluzioni e prospettive creative».

La bella esperienza di Rocca Imperiale si aggiunge ai traguardi che la Petrolati ha già raggiunto in ambito letterario, ma rispetto agli altri ha un sapore speciale. «La possibilità di presentare la mia raccolta nell’ambito del festival “Il Federiciano” mi riempie di emozione e di orgoglio. Poter dialogare e confrontarmi con persone illustri e autori importanti, nel contesto del “Paese della Poesia”, oltre ad essere una prestigiosa opportunità personale di crescita, rappresenta per me una vera e propria realizzazione poetica: poesia e sogno che divengono realtà». 

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