A Matera i due concerti di The Sound of the spirit

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Che voce hanno le stelle di Matera? A rispondere alla domanda interviene un compositore d’eccellenza,  Nicola Campogrande, chiamato a comporre un’opera, la Missa Vox Dei che sarà eseguita in prima assoluta, ispirata e creata in un processo di co-creazione sperimentale, durante una serie di residenze artistiche che si sono tenute a Matera tra il 2018 e il 2019, nel quadro dell’evento The Sound of the Spirit. Questo appuntamento rientra nel cartellone musicale di Matera vista dalla Luna, l’omaggio che Matera 2019, capitale europea della cultura, rende al cinquantennale dello sbarco sulla Luna ed è articolato in due momenti. La Messa cantata (ore 21, ex ospedale S. Rocco, ingresso con passaporto e prenotazione) sarà preceduta dal concerto Anima Mundi (ore 19, piazza S. Giovanni, ingresso libero fino a esaurimento posti). Il canto da sempre accompagna i momenti salienti del vivere quotidiano, dalla nascita alla morte, dalla festa al rito alla preghiera. The Sound of the Spirit, coprodotto dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 con l’Ateneo Musica Basilicata e il Lams di Matera, è un omaggio alla vocalità nella sua accezione spirituale, attraverso una visione caleidoscopica di varie culture, sfiorando quella siriana e quella russa grazie alla presenza di artisti del calibro di Mirna Kassis e Sajncho Namčylak, fino alla consacrazione finale con l’esecuzione in prima mondiale della Missa Vox Dei per Coro e Orchestra composta per l’occasione dal M° Campogrande. L’autore di fama mondiale ha collaborato con musicisti, cori, maestri di coro, direttori d’orchestra, tecnici audio e video del territorio lucano, in tutte le fasi della produzione ed esecuzione, per arrivare a realizzare due composizioni che appartengano del tutto a questa terra.
Per Nicola Campogrande: “E’ un Dio arrabbiato, quello della «Missa “Vox Dei”». Un Dio che, eccezionalmente, sceglie di intervenire all’interno di una Messa. E che risponde alla preghiera degli uomini con voce dura, tonante. Dopo aver composto il Kyrie, il Gloria, il Credo, il Sanctus & Benedictus e l’Agnus Dei, ho infatti deciso di inserire all’interno della struttura tradizionale di una Messa anche la “Vox Dei”, una sezione strumentale che evoca il turbamento, forse persino lo sdegno divino. Una sezione breve – a Dio non servono molte note per farsi ascoltare – che invita alla presa di coscienza, all’azione. E infatti, subito dopo, ho scritto un Amen conclusivo, per il quale decine di altri cantori si uniscono al coro principale per intonare una risposta umana, dolce ma decisa, intensa. Perché, se il Cielo decide di farsi ascoltare, credo che non si possa rimanere indifferenti.”
Nel concerto in piazza San Giovanni si succederanno sul palco il Mirna Kassis ensemble (ore 19), Sajncho Namčylak & Actores Alidos (ore 19,45), Caterina Pontrandolfo e Nina Nikolina (ore 20.30). Mirna Kassis, mezzo soprano, si è diploma in canto lirico a Damasco e ha perfezionato i suoi studi a Genova. Dal 2006 è molto attiva in ambito concertistico interpretando sia il genere arabo sia quello lirico. Si è esibita all’interno di importanti festival musicali e ha collaborato con numerose orchestre. Molto attiva in ambito sociale, dal 2017 fa parte dell’associazione “Everychildismychild”, iniziativa di un gruppo di artisti italiani volta ad aiutare i bambini siriani in Turchia.

Sainkho è il simbolo dello sciamanesimo siberiano, una vera voce dello spirito. Tutta intessuta di luce, di spazi, di tempo, la voce della siberiana Sainkho Namtčylak, ha caratteristiche timbriche uniche per limpidezza ed estensione, capace, con un effetto sbalorditivo, di effondersi con una doppia emissione di toni uniti fra loro da un legame armonico. La sua performance è un intreccio di tradizione e modernità che attingendo alle radici musicali popolari siberiane e mongoliche attraversa sonorità di ieri e di oggi. Ad accompagnare Sainkho, Valeria Pilia e Elisa Marongiu, le voci soliste dell’ensemble femminile sardo Actores Alidos, tra le più originali interpreti del repertorio vocale isolano che ripropone il tradizionale canto maschile in una nuova e antica versione al femminile. Caterina Pontrandolfo è un’artista lucana e svolge la sua attività in molti ambiti: teatro, musica, cinema, scrittura, realizzando progetti che coniugano antropologia, comunità, teatro, canto, paesaggio con un particolare sguardo rivolto alla memoria delle donne e al canto di tradizione orale.

La Missa Vox Dei sarà diretta da Giovanni Pompeo, con il Coro Giovanile Italiano, il Coro Polifonico Melos di Potenza, il Coro Angelo Candela di Irsina, il Coroeuterpe di Tricarico, l’Orchestra di Matera e della Basilicata e l’Orchestra Filarmonica Federiciana.

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