Bari e la Puglia festeggiano il 205° anniversario della fondazione dell’Arma

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Riceviamo e pubblichiamo il Discorso del C.te della Legione Carabinieri Puglia generale B. Alfonso Manzo in occasione della Festa dell’Arma 2019.

“Mi sia consentito, innanzitutto, rivolgere un deferente omaggio alla gloriosa bandiera di guerra dell’Xi reggimento Puglia.
Quel nobile drappo tricolore e’ il simbolo dell’onore della nostra istituzione, delle sue tradizioni, della sua storia e della memoria di tutti i suoi caduti sacrificatisi, in pace e in guerra, per il bene della collettività, e innanzi ai quali mi inchino con riverenza.
Porgo il mio affettuoso saluto a tutte le autorità e ai gentili ospiti, ai gonfaloni della regione Puglia e del comune di Bari e alle associazioni combattentistiche e d’arma, ai familiari delle vittime del dovere, ai giovani delle scuole e degli oratori presenti, al quadro permanente e ai componenti dell’organo di rappresentanza della legione carabinieri Puglia, alla fanfara del comando delle scuole e della iii regione aerea dell’aeronautica militare,  ai carabinieri schierati su questo storico piazzale e a quelli impegnati in attività operative nei comandi provinciali di Bari,Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto, generosamente affiancati dal personale civile della difesa.
Il mio affettuoso pensiero va anche ai tantissimi carabinieri non più in servizio attivo, riuniti nell’associazione nazionale carabinieri e nell’associazione nazionale forestali nonchè ai componenti dell’ opera nazionale di assistenza per gli orfani dei militari dell’arma che continua a sostenere, da oltre 70 anni, i figlioli dei nostri commilitoni di ogni ordine e grado che ci hanno lasciato.
In particolare, ringrazio con affetto e riconoscenza i presidenti e i soci delle sezioni Anc di Bari e Reggio Emilia che, questa mattina, durante una breve ma emozionante cerimonia, hanno voluto gemellarsi e rendere ancor piu’ significativo per me questo momento, che unisce  virtualmente il presente e il passato, avendo io mosso i miei primi passi nell’arma territoriale proprio a reggio emilia. Siamo qui riuniti per celebrare il 205° anniversario di fondazione dell’arma dei carabinieri. E’ consuetudine, in questa circostanza, illustrare le attività istituzionali svolte nell’ultimo anno, volgere lo sguardo verso le prossime sfide che la criminalita’ ci lancerà per poi parlare agli uomini e alle donne che ho l’onore e il privilegio di guidare. Oggi, tuttavia, desidero invertire il tradizionale ordine espositivo e iniziare questo mio breve discorso proprio da loro, dalle donne e dagli uomini dell’arma di Puglia,  a rimarcare la centralita’ della componente umana nell’assolvimento di una missione interamente rivolta alle persone  che vivono in questa bellissima terra.
Quando assunsi, pochi mesi fa, il comando della legione, mi impegnai a sostenere il vostro prezioso lavoro, ad esaltare il vostro impegno, a lenire le vostre preoccupazioni, nella consapevolezza di innescare un circuito virtuoso nel quale chi si sente accudito dai propri comandanti e’ a sua volta portato ad accudire le collettivita’ ove presta servizio, trasferendo la cultura del provvedere, cosi’ alimentata, a favore della popolazione.
Ebbene, ciò che ho potuto apprezzare in voi, durante questi nove mesi e’ il senso di responsabilita’, la coscienziosita’ e l’abnegazione che connotano il vostro operato.
Voi sapete, meglio di chiunque altro, che indossare questa uniforme e’ un privilegio che bisogna meritarsi ogni giorno, intercettando disagi e bisogni,
Garantendo la libera fruizione dei diritti e della liberta’ di ciascuno e il rispetto della dignita’ di tutte le persone, in particolare quelle più vulnerabili.
Voi dimostrate, con la coerenza dell’esempio, che  il modo migliore per esercitare l’autorita’ e’ farlo con autorevolezza. Riprendendo una citazione del nostro amato comandante generale, “l’autorevolezza non e’ un abito che si possa indossare e dismettere secondo convenienza. Si e’ autorevoli solo se si e’ credibili, testimoniando ogni giorno, con la nostra condotta, i principi che sono la grammatica etica della nostra condizione di militari e di tutori dell’ordine.
Voi, con la vostra azione generosa, ogni giorno vi rivelate degni eredi delle innumerevoli generazioni di carabinieri che hanno saputo dare testimonianza dei valori, degli ideali e delle tradizioni dell’arma  in tutti i teatri di operazioni ove e’ stata costituita o difesa l’unita’ nazionale, dal risorgimento sino alle odierne missioni di mantenimento della pace, cosi’ come in tutte le contrade del nostro meraviglioso paese, soccorrendo le popolazioni colpite da funeste calamita’ o lottando contro il crimine comune, organizzato e terroristico.
L’orgoglio, l’entusiasmo, la convinzione che leggo ora negli vostri occhi ne sono la piu’ tangibile  ed inequivocabile dimostrazione.
Ai vostri cari, alle vostre famiglie che trepidanti vi accompagnano nel vostro non facile cammino, esprimo i sentimenti della mia piu’ profonda gratitudine per come sanno donarvi, nonostante tutte le difficolta’ connesse al vostro duro lavoro, la serenita’, l’equilibrio e la consapevolezza, presupposti indispensabili per esercitare al meglio la vostra missione.
Il territorio in cui siete chiamati ad operare, a fronte di una popolazione laboriosa e ospitale, presenta non poche criticita’ sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Tale premessa mi offre l’opportunita’ di esprimere la mia gratitudine ai signori prefetti, alle autorita’ giudiziarie, ai miei comandanti provinciali e a tutti i colleghi delle altre forze armate e di polizia con le quali condividiamo fatiche, sacrifici, ma anche successi nella comune ed indissolubile attivita’ di prevenzione e contrasto nei confronti di ogni forma di crimine.
Ebbene, come tra poco dimostreranno le motivazioni delle ricompense che saranno attribuite ad alcuni vostri colleghi particolarmente meritevoli nel settore operativo, vi siete cimentati in molti settori investigativi, dalla criminalita’ predatoria  a quella di tipo mafioso,    dallo lotta allo spaccio e al traffico di stupefacenti come al sequestro di armi, esplosivi e di patrimoni illeciti,    dalla protezione dell’ambiente -ulteriormente potenziata dal qualificato contributo dei colleghi del ruolo forestale, di cui saluto il comandante regionale, generale Mostacchi – a quella dei diritti dei lavoratori,    dalla tutela della salute a quella del patrimonio culturale.
Ma la gente di Puglia vi vede anche pattugliare instancabilmente, con le uniformi ordinarie delle stazioni e  dei nuclei radiomobili o con le uniformi speciali, quali quelle dei cacciatori di puglia, delle aliquote di pronto intervento o delle squadre operative di supporto, i centri urbani come le aree rurali, con l’obiettivo di prevenire furti, rapine, truffe, aggressioni, omicidi nonche’ reati allarmanti come assalti agli sportelli bancomat o a furgoni portavalori che, qualora non adeguatamente contrastati, finirebbero col mettere in discussione l’autorita’ esclusiva dello stato nel controllo del territorio.
Senza trascurare il prezioso lavoro di mantenimento dell’ordine pubblico pazientemente svolto dai reparti dell’XI reggimento e dell’organizzazione mobile.
Non spetta  a noi giudicare l’efficacia di tutto questo lavoro e i risultati conseguiti ma, quale vostro comandante, posso affermare, senza dubbio alcuno, che qualunque sia il livello di performance che ci venga riconosciuto, esso e’ esclusivamente frutto del vostro attaccamento alla patria e al popolo,  del vostro sacrificio silenzioso, del vostro eroismo quotidiano.
Nell’avviarmi alla conclusione, mi preme descrivere un ulteriore piano sul quale i carabinieri di Puglia stanno cercando di dare il loro convinto contributo, quello della diffusione della cultura della legalita’, soprattutto tra i giovani, “dono prezioso per il mondo”, come li ha definiti sua santita’ Papa Francesco.       I miei carabinieri lo hanno fatto incontrando gli studenti di centinaia di scuole, invitandoli a visitare i nostri reparti ed aprendo loro le nostre caserme, ma lo hanno fatto con ancor piu’ entusiasmo sviluppando progetti di legalita’ che offrano ai nostri giovani, soprattutto quelli con minori opportunita’, la possibilita’ di esprimere il loro pensiero, la propria personalita’ e le loro sensibilita’ attraverso strumenti di comunicazione a loro piu’ congeniali, come la musica, il cinema e il teatro. Tutto cio’ e’ stato fatto perche’ crediamo fermamente che, ancor piu’ delle pur fondamentali attivita’ di prevenzione e repressione, cio’ che potra’ realmente determinare, in futuro, il livello di legalita’ del nostro paese sono proprio i giovani, naturali portatori sani del cambiamento necessario per affrancare l’italia da fenomeni criminali endemici.
Desidero ora concludere da dove sono partito, dai quei carabinieri che, donando la loro vita per la comunita’, ci indicano la strada del dovere e del sacrificio.      Intendo farlo ricordando i nostri caduti di oggi, come il maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro che una mano proditoria ed assassina ci ha strappato il 13 aprile scorso, a cagnano varano, lasciando un vuoto incolmabile. La sua generosita’, il suo essere disponibile nei confronti di tutti, soprattutto dei piu’ deboli, il suo sorriso, quel volto che sorrideva anche quando era serio, ci mancheranno terribilmente.
Al papa’ luigi, alla sorella Lucia e alla fidanzata Stefania rivolgo il mio  riverente pensiero che estendo al carabiniere pasquale casertano, miracolosamente scampato all’agguato, e ai loro familiari presenti oggi tra noi.
Ma, desidero anche ricordare tutti i caduti di ieri, indicandovi alcune sculture, appena collocate nell’area verde alle spalle dello schieramento, dedicate ad eroici carabinieri legati a  questa legione o per nascita o per avervi trascorso significativi periodi della loro vita e realizzate dal prof. Mauro antonio mezzina e dai suoi allievi dell’accademia di belle arti di bari, rossella antezza e Davide Marrone ai quali rivolgo il mio più sincero apprezzamento.
Tra questi eroi, in primis, il generale di corpo d’armata Carlo Alberto Dalla Chiesa, medaglia d’oro al valor civile alla memoria, il quale rappresenta, ancora oggi, un modello insuperato di strategia operativa, innovatività dei processi decisionali e adozione di procedimenti d’azione inediti, oltre che di naturale e magnetico carisma.
Prima ancora di arruolarsi visse e studiò, dal 1939 al 1944, a bari, allorquando il papà romano comandava questa legione carabinieri.      Porgo a voi tutti il saluto di sua figlia rita dalla chiesa che, a nome dei fratelli Simona e Nando, si scusa di non aver potuto essere qui a bari in quanto impegnati nella festa dell’arma dei rispettivi territori di residenza.
Suo precursore nell’utilizzo di teniche investigative innovative fu il capitano Chiaffredo Bergia, per la strenua e vittoriosa lotta al banditismo condotta, dal 1863 al 1871, nell’ambito della legione carabinieri di bari. All’atto della sua morte, avvenuta il 2 febbraio 1892, il capitano Chiaffredo Bergia era insignito della croce di cavaliere dell’ordine militare di Savoia, di una medaglia d’oro, di tre medaglie d’argento e due di bronzo, tutte al valor militare. Nel suo stato di servizio figuravano una promozione per meriti speciali, 13 menzioni onorevoli e numerosi encomi. Nell’esercito italiano era l’ufficiale più decorato al valore.
La terza scultura ricorda  il capitano Emanuele Basile, strettissimo collaboratore investigativo del giudice istruttore paolo borsellino.       Nato a Taranto il 2 luglio 1949, comandante della compagnia carabinieri di monreale, vicino Palermo, alle due di notte del 4 maggio 1980,  mentre con la moglie Silvana e la figlia barbara di quattro anni – in braccio a lui semi addormentata – assisteva allo spettacolo pirotecnico che chiude la festa del santissimo crocefisso, fu colpito alle spalle e ucciso da un killer di cosa nostra  che fuggì in auto dove lo attendevano due complici, tutti poi assicurati alla giustizia.      Il 6 giugno 1982,   il presidente della repubblica, Sandro Pertini, gli conferì la medaglia d’oro al valor civile alla memoria.
Saluto i fratelli di Emanuele Basile che sono qui con noi, cosi’ come il tenente Giovanni de Tommaso, pronipote dell’eroe al quale abbiamo dedicato l’ultima opera, almeno per il momento:             il capitano medaglia d’oro al valor militare alla memoria Orlando De Tommaso.  Nato ad Oria in provincia di brindisi nel 1897, cadde alla Magliana durante gli scontri con il nemico nazista avvenuti il 9 settembre 1943 alla periferia sud di Roma, in cui fu impegnato il ii battaglione allievi carabinieri.
mentre, in piedi, incitava i suoi allievi  all’ultimo sforzo per l’attacco al caposaldo, una raffica di mitragliatrice lo investì in pieno, colpendolo al viso e al petto.     Nei pochi attimi di vita che gli rimasero gridò ai suoi uomini della 4a compagnia, impegnati nell’azione: «avanti!… Viva l’italia!».     Porta il suo nome, in via a roma, anche la caserma sede della legione allievi carabinieri.
Abbiamo scelto di realizzare queste opere in dimensioni reali perche’ ci piace immaginare che questi eroici commilitoni passeggino ancora oggi in questo giardino, in mezzo a noi, e con il loro sguardo austero ma rassicurante ci diano la forza di saperci migliorare e di continuare a credere, come hanno fatto loro, fino in fondo.
Solo cosi’ facendo, quest’area verde si trasformera’ in un autentico giardino degli eroi.
Con l’emozione e i sentimenti che tale suggestione ispira, dico a voi: viva la legione Puglia, viva l’arma dei carabinieri, viva l’Italia.”

ELENCO DEI PREMIATI E MOTIVAZIONI

Militari operanti Motivazione
1

 

LE

1.  App Sc. Q.S. GRIFO’ Matteo Alessandro

addetto aliquota radiomobile Cp Tricase

 

Medaglia Bronzo al Valor Civile, concessa 2.4.2019

“Con ferma determinazione non esitava a porsi alla ricerca di due minorenni affette da disturbi della personalità, allontanatesi volontariamente da una comunità. Scorgeva una delle ragazze che, gettatasi nelle fredde acque del mare, annaspava a circa quaranta metri dalla riva e, tuffatosi, la raggiungeva in salvo, con l’ausilio di un pescatore allertato da un collega.

Chiaro esempio di non comune senso del dovere e di elette virtù civiche.

Tricase (LE), 7 gennaio 2014.

2

 

 

BR

 

 

2. Brig. MELE Damiano

3. App. Sc. TARANTINI Giuseppe

addetti NORM Cp Brindisi.

Encomio Solenne del C.te Generale – concesso il 23.04.2019

– come prima attestazione di merito –

“Addetti a Nucleo Operativo e Radiomobile di Compagnia Urbana, con eccezionale coraggio, esemplare altruismo e cosciente sprezzo del pericolo, in occasione di grave sinistro stradale avvenuto in orario notturno lungo un’arteria a scorrimento veloce, si prodigavano, nelle attività di soccorso degli utenti della strada coinvolti. Nella circostanza, venivano travolti da una vettura  sopraggiunta a velocità sostenuta, riportando gravi lesioni.

Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere”.

Brindisi, 29 maggio 2018.

3

 

 

FG

4.  App. Sc. GIANCATERINA Giorgio

addetto Stazione Cerignola

Encomio Solenne del C.te Generale – concesso il 1°.04.2019

– come prima attestazione di merito –

“Addetto a Stazione Carabinieri, con eccezionale coraggio e sprezzo del pericolo, libero dal servizio e disarmato, pur in compagnia del proprio figlio minore, non esitava ad affrontare un uomo armato di coltello che poco prima aveva compiuto  una rapina in danno di esercizio commerciale riuscendo, dopo violenta colluttazione, a bloccarlo e trarlo in arresto.

Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere”.

Cerignola (FG), 10 agosto 2018.

4

 

 

BA

5.    Cap. D’ANGELO Andrea

C.te N.O. Bari Centro

6.    Mar. Magg. PERAGINE Mario

addetto N.O. Bari Centro

7.   App. Sc. Q.S. ARNONE Vito

addetto N.O. Bari Centro

Encomio Semplice Cte Legione – concesso 10.01.2019

“Comandante e addetti a Nucleo Operativo di Compagnia Urbana operante in territorio caratterizzato da elevato indice di criminalità organizzata, dando prova di elevata professionalità e spiccato intuito investigativo, conducevano complessa e prolungata attività investigativa che consentiva di identificare e di trarre in arresto due esecutori materiali ed il mandante di un tentato omicidio di un pregiudicato, maturato nell’ambito di un contesto criminale di tipo mafioso”.

Bari, ottobre 2016 – aprile 2018.

5

 

 

BA

8.   Lgt. C.S. REMINI  Giuseppe

C.te Stazione Bari S. Spirito

9.   Mar. Ca. TORCHIANO Angelo

addetto Stazione Bari S. Spirito

10. App. Sc. PASCUCCI Giuseppe Nicola

addetto Stazione Bari S. Spirito

11. App. VITTI Nicola

ora addetto Staz. San Giorgio Jonico (TA)

 

 

Encomio Semplice Cte Legione – concesso 29.08.2018

“Comandante e addetti a Stazione Urbana operante in territorio caratterizzato da elevato indice di criminalità organizzata, evidenziando spiccato intuito investigativo, alto senso del dovere e non comune spirito di sacrificio, conducevano delicata indagine nei confronti di una “banda” responsabile di aver perpetrato una rapina in appartamento ai danni di anziana donna. L’operazione si concludeva con l’esecuzione di 6 provvedimenti di custodia cautelare in carcere”.

Bari, 19 ottobre 2016 –  27 marzo 2018.

6

 

BA

12. Mar. Magg. BELLANZA Alfredo

C.te Stazione Minervino Murge (BT)

 

 

 

 

Encomio Semplice Collettivo Cte Legione

alla Stazione di Minervino Murge (BA) – concesso 24.08.2018

“Stazione Carabinieri distaccata, operante in territorio particolarmente sensibile sotto il profilo della sicurezza pubblica, con spiccata professionalità e corale perseverante impegno dei suoi componenti, conduceva articolata attività investigativa nell’ambito del dilagante fenomeno delle truffe in danno di anziani che si concludeva con l’individuazione e l’esecuzione di due provvedimenti cautelari a carico dei due responsabili”.

Minervino Murge (BT) e Napoli, 27 giugno 2017 – 4 gennaio 2018

7

 

 

BA

13.  Lgt. ALTAMURA Arcangelo

addetto aliq.ta operativa Cp Andria

14. Brig. Ca. ROTUNNO Francesco

addetto aliq.ta operativa Cp Andria

 

Elogio Cte Legione – concesso 3.04.2019

“Addetti ad Aliquota Operativa di Compagnia distaccata, operante in territorio particolarmente sensibile sotto il profilo della sicurezza pubblica, evidenziando elevata competenza professionale, spiccato senso del dovere ed incondizionata dedizione al servizio, si distinguevano, nel tempo, per costante e determinata azione di contrasto alla criminalità organizzata locale, segnatamente nel settore delle indagini patrimoniali, contribuendo significativamente, mediante il sequestro e la confisca di numerosi beni mobili ed immobili, ad infondere sicurezza nella cittadinanza ed accrescere il prestigio dell’istituzione”.

Andria (BT), gennaio 2015 – giugno 2018.

8

 

BA

15. App. Sc. D’ALESSANDRO Massimiliano

Vito

conduttore di unità cinofila antidroga

Nucleo Cinofili CC di Modugno

 

Elogio Cte Legione – concesso 29.08.2018

“Conduttore di unità cinofila antidroga, operante in territorio caratterizzato da elevato indice di criminalità comune e organizzata, si distingueva, nel tempo, per costante e lodevole comportamento nell’adempimento dei propri compiti e per l’elevato rendimento, fornendo determinante supporto all’arma territoriale per il contrasto allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti, con il sequestro di ingenti quantitativi di droga e l’arresto di numerosi spacciatori e trafficanti. Il suo operato contribuiva ad infondere sicurezza nella cittadinanza e ad accrescere il prestigio dell’istituzione”.

Regione Puglia, marzo 2012 – giugno 2018.

PREMIO ANNUALE C.TE DI STAZIONE
9 16. Lgt. C.S. REMINI Giuseppe C.te Stazione Bari S. Spirito
17. Mar. Magg. CORIANO’ Vincenzo C.te Stazione Torchiarolo (BR)
18. Mar. Magg. DI VITTORI Valerio C.te Stazione S. Marzano di San Giuseppe (TA)
19. Mar. Magg. COLACI  Gianluigi Antonio C.te Stazione Tricase (LE)

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