La casa di produzione cinematografica TaoDue scrive al sindaco Valente

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Un grazie per l’accoglienza manifestata dalla città, ma pure per l’impeccabile supporto fornito alla produzione nei giorni delle riprese.

Gravina si conferma città del cinema. Lo mette nero su bianco anche la TaoDue, la nota società di produzione televisiva e cinematografica fondata e guidata da Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt. Con una nota a firma del direttore di produzione, Cristiano Luciani, la società del gruppo Mediaset ha voluto ringraziare il Comune, la Polizia Locale e l’intera comunità gravinese per la collaborazione fornita in occasione delle riprese di recente effettuate in città per “Tolo Tolo”, il film diretto ed interpretato da Luca Medici, in arte Checco Zalone, attualmente in fase di lavorazione.

In particolare, nella comunicazione indirizzata al sindaco Alesio Valente, Luciani rivolge un sentito ringraziamento al primo cittadino «per la generosa disponibilità che ha contraddistinto le giornate trascorse nella splendida Gravina, nella quale mi sono sentito a casa e supportato professionalmente come davvero mai mi era capitato in anni di produzione, per l’accoglienza che ci avete riservato e per l’encomiabile pazienza nei confronti della nostra esagerata presenza». Ai sentimenti di stima espressi anche nei riguardi di collaboratori e dipendenti (una scena del film è stata girata proprio in Municipio, nella stanza del sindaco), si aggiungono espressioni di stima e gratitudine nei riguardi della Polizia Locale – destinataria di distinta e specifica missiva – ed infine un pensiero al fascino dei luoghi, con Luciani che scrive: «Mi auguro un ritorno a breve come turista, per godere della vostra cittadina».

Parole che si commentano da sè, dice soddisfatto Valente. «Ringrazio Checco Zalone, Luciani e la TaoDue – sottolinea il primo cittadino – per aver scelto anche la nostra città come sfondo del loro film e per i sentimenti espressi verso essa. L’impegno profuso dà buoni frutti: Gravina viene apprezzata per quello che è, anzitutto per il suo valore storico e culturale. Non possiamo che esserne soddisfatti ed orgogliosi, ringraziando a nostra volta pubblicamente quanti si sono adoperati per garantire l’accoglienza e l’organizzazione necessari al lavoro di chi ha scelto Gravina per ambientarvi storie da offrire poi al mondo intero».

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