Visitatori aspiranti cittadini adottivi, parte da Matera il progetto di turismo esperienziale

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Da oggi fino a domenica negli Ipogei di San Francesco l’iniziativa del Gruppo GI Lazio e Umbria

 Si chiama “Mi adotti?” ed è rivolto a tutti i turisti di Matera (prima città ad aderire al progetto) che attraverso i racconti diretti delle proprie esperienze uniche di viaggio si candidano a essere veri e propri cittadini adottivi del luogo visitato. Tutto avviene con l’indispensabile supporto digitale, grazie a una specifica App che consente di ricevere un “timbro virtuale” per ogni attività svolta all’interno del genoma culturale individuato per lo specifico borgo. Una volta collezionati tutti i timbri, si potrà ricevere il Certificato di Adozione della città.

E‘ questo il progetto che da oggi e fino a domenica 26 sarà protagonista presso gli Ipogei di San Francesco, nell’ambito del progetto Open Future di Confindustria e Fondazione Matera Basilicata 2019, “L’Open Future delle Imprese Italiane”. L’iniziativa – nata dalla collaborazione tra Cinzia Tardioli del Gruppo Giovani Confindustria Umbria ed Elisa Perotti del Gruppo Giovani Unindustria Lazio – ha la finalità di valorizzare la memoria e la ricerca dell’identità collettiva, tutelando e diffondendo le incredibili diversità dei territori del nostro Paese, come fattore fondamentale per garantire uno sviluppo sano e sostenibile.

Un progetto che non poteva non partire dalla Capitale Europea della Cultura, simbolo per eccellenza di un luogo fortemente identitario, che trova proprio nella tradizione il suo tratto distintivo più marcato.

Lo scopo finale del progetto è quello di stilare un guida turistica digitale sulla base delle diverse esperienze di turismo esperienziale raccolte in ogni singolo borgo singolo borgo aderente. Insomma, l’offerta turistica diventa digitale, ma allo stesso tempo reale, da vivere sulla propria pelle. Il “turismo esperenziale” è, del resto un fenomeno sempre più diffuso, caratterizzato da viaggiatori sempre più alla ricerca di esperienze uniche, orientati ad ampliare le proprie conoscenze e propensi ad entrare in contatto con le culture e la tradizioni del luoghi che visitano. A cominciare da quelle della Capitale europea della Cultura 2019.

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