SUL CAVONE PINUCCIO INVIATO DI STRISCIA LA NOTIZIA RISPONDE

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Abbiamo letto con stupore il comunicato stampa dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Pisticci, Salvatore De Angelis, sulla situazione ambientale del fiume Cavone, denunciata da due servizi andati in onda a Striscia la notizia. Dal Comune di Pisticci vengono mosse accuse nei confronti del lavoro svolto, ma noi abbiamo semplicemente raccontato una realtà di fatto riscontrata nelle scorse settimane nell’area ionica.

In primo luogo l’assessore pone l’accento sul campionamento che, a suo dire, essendo stato commissionato da una società di produzione televisiva non ha i crismi per poter esser preso in considerazione. Ci teniamo a precisare che quel campionamento non è stato effettuato né da un fonico né da uno scenografo, ma da un medico, e per esser precisi dal dottor Gian Paolo Farina, professionista stimato e appartenente all’ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente), ripreso dalle telecamere ed effettuato in un punto specifico dell’area inquisita a margini del Cavone. Il campionamento è stato subito trasferito in un centro analisi accreditato, che l’assessore dovrebbe ben conoscere visto che ha avuto premura di effettuare telefonate per richiedere l’esito: avrebbe potuto contattare la redazione diStriscia la notizia o, per amor del territorio, provvedere sin da subito a effettuare personalmente un campionamento con successive analisi, da libero cittadino, come abbiamo fatto noi. L’esito delle analisi non è stato interpretato dall’inviato di Striscia, ma sottoposto alla valutazione di un docente dell’Università della Basilicata.

Apprendiamo inoltre dall’Assessore che ulteriori esami sono stati effettuati, a spese del Comune, alla foce del fiume Cavone e che dai risultati non emergono criticità. Siamo contenti che il mare della nuova Bandiera Blu lucana non sia inquinato, ma ci sembra surreale fare analisi a dieci chilometri di distanza da dove è stata segnalata l’anomalia. Anche l’ArpaB (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata), che ha effettuato le analisi nello stesso punto in cui sono stati fatti i nostri campionamenti, ha rilevato valori elevati di metalli, oltre alla presenza di elementi anomali come il Naftalene, le cui concentrazioni sono rilevanti, e che comunque secondo Arpab saranno destinate a monitoraggio.

Dispiace constatare che sul tema ambientale invece di essere uniti per un comune scopo di tutela del territorio, si continui a portare avanti una guerra legata a prese di posizione, che fanno tanto rumore, ma che non salveranno i nostri figli dal disastro ambientale in atto nelle nostre terre. Sicuramente l’Assessore, visto il suo curriculum, sarà più competente del nostro fonico nell’andare a monitorare il territorio, e ci piacerebbe un giorno poterlo intervistare sulla questione Itrec di Rotondella, sui valori di radioattività sulle spiagge ioniche e sugli sversamenti di petrolio, per capire se queste cose siano accadute realmente in Basilicata o siano frutto di elucubrazioni giornalistiche.

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1 Commento

  1. Carissimo Pinuccio, non avendo il tuo numero ti scrivo, apprezzo la tua buona volontà e di chi ti incaricato in questo nobile compito di verifica delle condizioni ambientali del fiume Cavone in agro di Pisticci. A tale scopo vorrei dare un mio piccolo contributo. Intanto, mi permetto di suggerirti, quando fai questo tipo di servizio, quando entrano in gioco fattori importanti Come la sorte di chi vive di turismo e di prodotti agricoli del territorio, devi essere un tantino più cauto e non teatralizzare la situazione. Annunciare il servizio, da parte dei due conduttori di striscia con la formula “Se andate in Basilicata potete fare il pieno dal fiume” è un modo ignobile nel porre una questione delicata. Detto questo, arriviamo al punto in questione:il fiume Cavone. Intanto dovresti affinare la sincerità (non devi teatralizzare come già suggerito) per esempio hai più volte detto che nel punto in questione si sente puzza notevole. Falso, non si sente nessun cattivo odore, nonostante si tratti di una rientranza del fiume, non c’è un reale scorrimento e gran parte è acqua stagnante Nel primo servizio hai parlato di acque rosse. Falso, le acque sono incolore e inodore. Il colore rosso riguarda il terreno. Spero di essere stato chiaro fino adesso. Veniamo ai risultati che sbandierate con foga, tu e la comitiva di esperti di cui ti sei circondato. Per quanto riguarda i risultati ti faccio notare che gli elementi trovati sono molto più alti quelli trovati dagli organi ufficiali, rispetto a quelli dichiarati dai laboratori privati che hanno lavorato su commissione del dottore prelevatore. Il ferro, per esempio è il doppio rispetto a quello dichiarato dalla dottoressa Geologa nella sua Intervista. Tuttavia, prima di alzare le sopracciglia in segno di vittoria, ti consiglio di ascoltare il resto della storia. L’errore consiste nella interpretazione dei dati, per fartelo capire ti devo prima spiegare un’altra cosina. Il fenomeno della terra rossa (non delle acque che rimangono comunque limpide) si verifica in alcune zone dove il territorio è formato da uno strato di qualche metro di argilla rossa, sabbia, altro materiale simile e abbondante vegetazione, questo strato, in genere, contiene molto ossido di ferro e ha ottime caratteristiche di drenaggio. Subito sotto questo strato c’è l’argilla blu, compatta e impermeabili. In caso di pioggie prolungate o violente, si verificano frane del primo strato e la fuoriuscita di acque che, avendo incontrato la parte impermeabile, viene fuori. Nel frattempo, durante il percorso di drenaggio, scioglie i sali contenuti nella vegetazione e nel terreno che attraversa. Terreno composto soprattutto da ossido di ferro, Insieme all’acqua scorre anche la parte granulosa di argilla, quella parte rossa che comunque non cede il suo colore all’acqua. Ecco spiegato la grande quantità di ferro e di altri elementi come il manganese e altri metalli non dannosi. Mentre, per quanto riguarda alcuni metalli pericolosi, tipo l’arsenico, sono a livello di tracce, anzi al di sotto di molti punti preso a caso in qualsiasi parte d’Italia. Mentre, per quanto riguarda il Naftalene (È bene specificare che è stato trovato dagli organi ufficiali e non dal laboratorio commissionato dal dottore prelevatore, anche perché per trovarlo bisogna fare il prelievo a regola d’arte, altrimenti si perde per strada) dicevo che per quanto riguarda il Naftalene, l’unica sostanza organica trovata è ampiamente dimostrato che non deriva solo dal petrolio, ma ci sono almeno 80 vegetali che la producono, oltre alle termiti. Il fatto che Ci sia solo questa frazione organica, lascia supporre che si tratti di sostanze naturale. Mentre le acque del fiume, dalle analisi risultano eccellenti, un dato molto significativo è il COD dal quale si deduce il tenore delle sostanze organiche. Il valore del COD è intorno a 10. Sfido qualunque fiume d’Italia ad avere valore simile. Ritornando alla terra rossa, questa muta in base alle condizioni meteorologiche, per questo il fenomeno si verifica solo in certi periodi dell’anno. Inoltre, se te la porti a casa e la lasci in un posto asciutto, il colore rosso scompare. Prova a farlo con i fanghi di estrazione, a cui la dottoressa Geologa paragone il terreno. Concludo (scrivere usando il telefonino è una fatica mi scuso per qualche errore) caro Pinuccio, sei seguito e tutti ti vogliono bene, ma prima di denigrare un territorio assicurati di essere nel giusto.

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