A Tursi il progetto Erasmus+ “Rendiamo la scuola la nostra seconda casa”

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Lo slogan del Progetto Erasmus+ che dal 6 al 10 maggio vedrà come protagonisti gli allievi dell’ITSET “Capitolo” di Tursi è “Rendiamo la scuola la nostra seconda casa”; ad essi si affiancheranno studenti di tre istituti di istruzione di secondo grado di nazionalità greca 8th High School di Trikala, romena Constantin Noica High School di Alexandria e turca Eti Social Sciences High School/Eti Sosyal Bilimler Lisesi che si incontreranno nel piccolo centro lucano ricco di storia e di cultura millenaria per confrontarsi sui temi del bullismo, dell’inclusione scolastica e delle buone pratiche educative.

Le attività, che si svolgono sotto l’egida del programma Erasmus+, sono promosse da fondi europei e in collaborazione con le realtà politiche e culturali del territorio, vogliono promuovere la mobilità degli studenti all’interno dei paesi dell’Unione: attraverso l’affinamento delle loro competenze linguistiche si punta a stimolare un dibattito costruttivo e chiarificatore su temi di attualità vicini alla sensibilità giovanile a cui si vuole dare risposte concrete.

Il progetto ha avuto il suo esordio lo scorso mese di novembre quando i docenti alle quattro scuole coinvolte si sono incontrati ad Alexandria, città della Romania, per definire il modus operandi da seguire in questo percorso.

“Tali attività hanno una profonda valenza educativa e culturale, è attraverso di esse che i nostri ragazzi crescono e maturano – dichiarano i docenti che seguono il progetto Rosanna La Padula e Francesco Malvasi -è dal confronto con realtà culturali differenti dalla propria che essi acquisiscono una maggiore consapevolezza di sé e comprendono come meglio interagire con gli altri accettandoli e rispettandoli-.

A febbraio e maggio 2020 toccherà poi ai nostri alunni recarsi in Grecia e Romania, a conoscere le realtà scolastiche di quei paesi e vivere con i propri coetanei un’esperienza di vita inusuale. Ultima tappa sarà il seminario in Turchia riservato alla condivisione, tra i soli docenti, dei risultati del progetto.

Il progetto si avvale della ben nota formula del learning by doing, non impartire lezioni teoriche su temi astratti, ma coinvolgere gli adolescenti in attività accattivanti come le realizzazioni rese possibili dalle nuove metodologie, in incontri interattivi e dialogati con esperti come quello con la psicologa Valeria Pozzessere. Non sarà trascurata la conoscenza del territorio, ai partner stranieri sarà proposto il suo straordinario patrimonio architettonico (il pregevole borgo antico della Rabatana), paesaggistico (gli affascinanti calanchi tursitani) e gastronomico (degustazione di tipicità culinarie locali).

“Ci battiamo contro la dispersione scolastica, gli abbandoni prematuri e ingiustificati del percorso formativo di adolescenti che molto spesso trovano nella scuola un ambiente ostile in cui vivono una condizione di disagio e sofferenza, – conclude la Dirigente Anna Di Trani – sta a noi educatori metterli a proprio agio e far sì che la sentano come la loro seconda casa.”

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