La cucina lucana e mediterranea a Timisoara

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Su proposta della Fic (Federazione Italiana Cuochi) Delegazione Romania ,si è tenuta a Timisoara (Romania) presso il Ristorante la Riviera, la conferenza sul tema ” educazione alimentare per uno stile di vita salutare”. Hanno partecipato ,valutato e sostenuto il progetto , attivato dalla presidente Enza Barbaro , tra gli altri, il Console Onorario Italiano di Timisoara Niccolò Maso, Roxana Manasia Tarpe del Consiliul Judetean Timis, Delia Barbu, APDP Timis, Florina Spalatelu, Direttore Colegiul Economic Francesco Saverio Nitti. Il progetto si propone di diffondere l’educazione alimentare orientando al corretto uso di prodotti salutari , prendendo come riferimento la Cucina Mediterranea, Patrimonio Unesco. Si rinnova l’impegno dei nostri ambasciatori della cucina lucana, in modo particolare attraverso l’impegno di Palazzo Italia Bucarest, nel promuovere all’estero l’agroalimentare e la cucina italiana di qualità, segni distintivi del “Marchio Italia” nel solco delle grandi tematiche che contraddistinguono l’agroalimentare italiano: qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, diritto al cibo, educazione, identità, territorio, biodiversità. Un’educazione alimentare per uno stile di vita salutare, quindi informazione e formazione, per valorizzare la figura del cuoco come promotore di salute. Una nuova occasione – sottolinea la lucana Barbaro, presidente delegazione FIC in Romania – per rafforzare La promozione della Dieta Mediterranea e dei suoi ingredienti, la valorizzazione degli itinerari enogastronomici e turistici regional. Anche per la Basilicata il buon mangiare e i prodotti tipici di qualità rappresentano un’ottima attrazione turistica. Fondamentali, altresì, le attività di presentazione e internazionalizzazione dell’offerta formativa italiana del settore, al fine di attrarre talenti dall’estero e fidelizzarli all’uso dei prodotti italiani di qualità. Altri obiettivi raggiunti, le attività di formazione, con particolare attenzione al settore alberghiero, per sviluppare collaborazioni di lungo periodo tra cuochi italiani e locali; la tutela e la valorizzazione dei prodotti a denominazione protetta e controllata unitamente ad azioni di diffusione dei metodi italiani di protezione dei marchi che sviluppino iniziative di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding.

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