Periferie aperte: il Comunedi Gravina in Puglia aggiudica i lavori

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Sono in fase di perfezionamento le procedure di aggiudicazione dei lavori per la riqualificazione urbana del popoloso quartiere gravinese, finanziato nell’ambito del Patto per le periferie, siglato nel Marzo 2017 tra il Governo, la Città Metropolitana di Bari e diversi Municipi dell’entroterra barese, tra i quali quello gravinese, per un investimento globale – per tutta la Terra Bari – di oltre 100 milioni di euro. Di quei fondi un milione e più sono stati intercettati dal Comune di Gravina, per dare concretezza al programma di ridisegno urbanistico di San Sebastiano pensato da Palazzo di Città col contributo della cittadinanza attiva. Al riguardo, gli uffici dell’Area Tecnica hanno già richiesto i documenti indispensabili per la formalizzazione dell’aggiudicazione definitiva dei lavori alla ditta che ha praticato lo sconto maggiore sulla base d’asta, l’impresa “De Marco srl”, con sede legale a Bari. «Quando nel Novembre del 2015 decidemmo di candidarci ai finanziamenti del Patto per le periferie», ricorda il sindaco Alesio Valente, «erano in molti a ritenere che non si sarebbe andati oltre una nobile intenzione. Oggi i fatti parlano da sé e raccontano un’altra verità: grazie alla concertazione con la Città Metropolitana ed alla sinergia istituzionale col sindaco metropolitano Antonio Decaro, prima abbiamo portato a casa un finanziamento milionario, l’ennesimo della serie per la nostra città, ed ora ci accingiamo a far partire i cantieri».

Una volta espletate le residue formalità burocratiche, la ditta appaltatrice avrà 243 giorni dalla data di consegna dei lavori per realizzare le misure pianificate. Gli interventi interesseranno un’area estesa, complessivamente, per 3.200 metri quadrati. All’ingresso principale dell’ex mattatoio, per effetto della chiusura del collegamento viario tra via San Sebastiano e via Aspromonte, spiega l’assessore ai lavori pubblici Giovanni Cavallera, entrando nei dettagli, «vedrà la luce una piazzetta. L’area retrostante il vecchio centro di macellazione delle carni diventerà invece un secondo ingresso alla struttura: a tal fine, verrà eliminata la barriera in cemento armato che oggi divide via Rodi e via Fosse Ardeatine e il dislivello esistente tra i due piani stradali sarà colmato per mezzo della sistemazione a gradoni e sedute della zona a giardino. I percorsi automobilistici saranno quindi traslati all’esterno degli spazi pedonali, in modo da non intaccare l’unità urbana dell’area». Contestualmente, aggiunge l’assessore, «si provvederà al rifacimento degli impianti di servizio (energia elettrica, smaltimento delle acque piovane) ed al ricollocamento delle centrali elettrica e del gas. Contemplati, altresì, la ridefinizione del muro di cinta e la sistemazione del giardino adiacente al monastero di San Sebastiano», mentre l’ex mattatoio – oggi in completo stato di abbandono – sarà oggetto di azioni di recupero statico e di consolidamento allo scopo di trasformarlo in piccolo teatro di quartiere. «Dopo aver restituito vita al centro storico e ad altri rioni cittadini – chiosa Valente – ci apprestiamo a ricucire lo strappo urbanistico tra centro e periferie, da intendersi finalmente come elementi di un disegno unitario e non più quali isole separate, per come per troppo tempo in passato è stato. Era uno dei principali impegni della nostra amministrazione comunale: lo stiamo traducendo in concretezza».

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