FONDO DI COESIONE INTERNO ANNUALITA’ 2018, APPELLO DELL’ANCI

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“L’Anci di Basilicata sollecita la Giunta e l’intero Consiglio Regionale affinché anche per il 2018 venga confermato il Fondo di Coesione Interno per i piccoli Comuni Lucani cosi come tra l’altro stabilito nell’intesa del 13 ottobre dell’anno 2016 tra la Regione Basilicata, i Sindacati Cigl, Cisl, Uil, le associazioni datoriali, Pensiamo Basilicata e Confindustria Basilicata. Un’intesa nata con l’obiettivo di avviare un percorso comune per “fare sistema”, attivando le risorse finanziarie del nuovo ciclo di programmazione 2014-2020 ed in cui veniva prevista una dotazione di 2 milioni di euro per ciascuna delle annualità 2017-2018-2019 destinata al Fondo di Coesione Interno per i comuni al di sotto di 3.000 abitanti”. Lo affermano, in un comunicato stampa, Salvatore Adduce, presidente Anci Basilicata e Felicetta Lorenzo, coordinatore regionale Anci Piccoli Comuni.

“È importante ricordare – si legge nella nota – che l’operato dei Piccoli Comuni è stato ridotto all’ordinaria amministrazione (prevalentemente pagamento stipendi ed utenze) a causa dei tagli lineari ed indiscriminati applicati dal Governo Centrale. I piccoli comuni non riescono più ad erogare persino i servizi essenziali e si vedono costretti a ridurre i servizi e le prestazioni sociali nel momento in cui proprio a causa della crisi questi ultimi sono ancor più necessari.

Il Fondo di Coesione, viceversa, ha contribuito in passato ad erogare servizi importanti quali compartecipazione a SAD e SAP, rafforzamento dei servizi sociali, contributi ai bisognosi, servizio scuolabus e/o mensa scolastica, decoro urbano.

Si tratta di una boccata di ossigeno per i piccoli comuni che consentirà alle realtà di minore dimensione demografiche di poter continuare ad erogare servizi essenziali e prestazioni sociali alle proprie comunità.

Confidando nella sensibilità e attenzione delle istituzioni preposte nonché nella condivisa convinzione che i piccoli comuni in particolare, devono continuare ad esistere e a resistere, si auspica che si possa onorare l’intesa programmatica rappresentata in premessa e dare riscontro alle esigenze innanzi descritte”.

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