De Salvo scrive a Mattarella: metteteci nelle condizioni di operare.

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Il Presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per ringraziarlo dell’attenzione riservata alla città intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’anno della capitale europea della cultura.

Da uomo del Sud e da europeista convinto, il Presidente Mattarella sa bene che il titolo Ecoc trae spunto dalla cultura per innescare processi virtuosi di trasformazione socio-economica, tendendo alla coesione e allo sviluppo armonico dei territori per una vera integrazione europea.

Massimo De Salvo esorta il Capo dello Stato, e per suo tramite la Politica, a continuare così, a sostenere Matera e la Basilicata nel realizzare la progettualità di cui la comunità locale è capace. La Politica deve precedere gli eventi e non seguirli, deve porre le basi per il futuro.

Il Sud è in grado di funzionare – precisa il Presidente di Confapi Matera – purché siamo messi nelle condizioni di operare. Questo conta più delle risorse economiche. Le norme e le procedure devono agevolare anziché ostacolare. Le nostre imprese organizzate e strutturate sono in grado di fare tutto, di realizzare opere e di erogare servizi, a patto però di non trovare impedimenti nella normativa e nella conseguente burocrazia.

L’abbiamo dimostrato con la costruzione della nuova stazione delle Ferrovie Appulo Lucane, progettata dall’arch. Stefano Boeri e realizzata in soli quattro mesi a differenza di altre opere in corso da anni. Se siamo messi nelle condizioni di operare, possiamo fare tutto, velocemente e bene.

Pertanto – conclude il Presidente De Salvo – passato il clamore della festa, dobbiamo aprire una riflessione sul futuro di Matera e del territorio circostante, perché non dobbiamo semplicemente “spendere” ma “investire”, al fine di porre le basi per uno sviluppo duraturo e non transeunte.

La politica nazionale, incerta negli ultimi dieci anni nei confronti del Mezzogiorno, deve coniugare l’obiettivo di coesione dell’Unione Europea con la vitalità imprenditoriale del Sud per riportare quest’ultimo al centro della propria agenda, da cui sembra essere sparito.

Per questo la Politica deve programmare e precedere gli eventi, coglierne il valore e renderli fruttuosi. Tra le capitali europee della cultura ce ne sono alcune che hanno colto l’occasione per mutare volto e altre che non l’hanno fatto. Noi auspichiamo che Matera possa svoltare e la classe imprenditoriale è pronta a dare il proprio contributo.

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