Hospice Viggiano, firmato il progetto di sperimentazione gestionale tra ASP e Fondazione ANT (Assistenza Nazionale Tumori)

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E’ stato sottoscritto lunedì 10 dicembre, alle ore 11.00, presso il Comune di Viggiano, l’accordo per la realizzazione di un progetto di sperimentazione gestionale tra l’ASP e la Fondazione ANT Italia ONLUS, individuata, con L. n.33/2017, dalla Regione Basilicata come partner per la gestione in concorso con l’ASP delle attività assistenziali relative ad un hospice per adulti, da attivare nel comune di Viggiano in una struttura assegnata all’ANT in comodato d’uso dall’Azienda Sanitaria per il biennio 2019-2020. Il progetto di sperimentazione gestionale è stato approvato dalla Giunta Regionale il 19 ottobre scorso e consentirà di attivare una struttura di assistenza e ricovero temporaneo di sette pazienti adulti affetti da patologie progressive in fase avanzata, a rapida evoluzione e a prognosi infausta.

L’hospice è una struttura sanitaria residenziale, caratterizzata da bassa tecnologia ma elevata intensità assistenziale e competenze specialistiche. La struttura di Viggiano, attraverso l’ANT, fornirà una serie di prestazioni di tipo medico, infermieristico, di recupero funzionale, di assistenza psicologica ed igienicosanitaria, ma si occuperà, naturalmente, anche di garantire la pulizia ed i servizi di mensa e di lavanderia. Alla presenza del Vicesindaco di Viggiano, Vincenza Pugliese e del Delegato ANT per la Basilicata, Antonio Imbrogno, hanno firmato l’accordo il Commissario ASP, Giovanni Chiarelli la Presidente Nazionale di Fondazione ANT Italia ONLUS, Raffaella Pannuti.

“L’obiettivo del progetto – ha dichiarato il Commissario dell’ASP Giovanni Chiarelli – è quello di collocare nell’area della Val d’Agri, in una struttura non ospedaliera, un altro importante tassello della rete delle cure palliative e della terapia del dolore della nostra Regione, al fine di ampliare l’offerta di servizi alle persone affette da patologie oncologiche e croniche inguaribili ed ai loro familiari. L’incremento di una domanda che si è diversificata, anche per la necessità ingravescente di cure palliative non oncologiche, ha fatto scaturire un accordo di collaborazione tra il Servizio Sanitario Regionale e una realtà importante nel panorama nazionale del Terzo Settore”.

“Vogliamo accogliere questa grande sfida – ha dichiarato Raffaella Pannuti, Presidente di Fondazione ANT – come naturale proseguimento della missione iniziata quarant’anni fa dal nostro fondatore, Franco Pannuti, mancato pochi mesi fa: combattere l’indifferenza verso il dolore e assicurare la salute e il benessere per tutti a tutte le età. D’altronde l’Hospice – ha continuato Pannuti – come la stessa radice della parola ci ricorda, è e deve essere un prolungamento dell’ambiente domestico, di quella “casa” che racchiude in sé il concetto più alto e più vero di Amore e di Cura, che sin dall’inizio ha ispirato il nostro operato nelle case dei nostri pazienti.”

“Tornare a prenderci cura della popolazione della Val D’Agri – ha sottolineato Antonio Imbrogno, delegato di ANT in Basilicata – è per noi motivo di grande gioia e responsabilità allo stesso tempo. Accogliamo con favore – ha detto ancora – questa collaborazione con l’ASP, assicurando sin da ora il massimo impegno e tutta la nostra professionalità per continuare a costruire, anche nella nostra Regione, percorsi valoriali fondati sull’Eubiosia, nostro principio fondante, concetto che racchiude in sé tutte le qualità che conferiscono dignità alla Vita.”

Profilo Fondazione ANT Italia Onlus

Nata nel 1978 per opera dell’oncologo Franco Pannuti, dal 1985 a oggi Fondazione ANT Italia ONLUS – la più ampia realtà non profit per l’assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e la prevenzione gratuite – ha curato oltre 129.000 persone in 11 regioni italiane (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Basilicata, Puglia, Umbria). Ogni anno 10.000 persone vengono assistite nelle loro case da 20 équipe multi-disciplinari ANT che assicurano cure specialistiche di tipo ospedaliero e socio-assistenziale, con una presa in carico globale del malato oncologico e della sua famiglia. Sono complessivamente 520 i professionisti che lavorano per la Fondazione (medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari etc.) cui si affiancano oltre 2.000 volontari impegnati nelle attività di raccolta fondi necessarie a sostenere economicamente l’operato dello staff sanitario. Il supporto offerto da ANT affronta ogni genere di problema nell’ottica del benessere globale del malato. A partire dal 2015, il servizio di assistenza domiciliare oncologica di ANT gode del certificato di qualità UNI EN ISO 9001:2008 emesso da Globe s.r.l. e nel 2016 ANT ha sottoscritto un Protocollo d’intesa non oneroso con il Ministero della Salute che impegna le parti a definire, sostenere e realizzare un programma di interventi per il conseguimento di obiettivi specifici, coerenti con quanto previsto dalla legge 15 marzo 2010, n. 38 per l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. ANT è inoltre da tempo impegnata nella prevenzione oncologica con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Dall’avvio nel 2004 sono stati visitati gratuitamente 185.000 pazienti in 88 province italiane. Le campagne di prevenzione si attuano negli ambulatori ANT presenti in diverse regioni, in strutture sanitarie utilizzate a titolo non oneroso e sull’Ambulatorio Mobile – BUS della Prevenzione. Il mezzo, dotato di strumentazione diagnostica all’avanguardia (mammografo digitale, ecografo e videodermatoscopio) consente di realizzare visite su tutto il territorio nazionale. ANT opera in Italia attraverso 120 delegazioni, dove la presenza di volontari è molto attiva. Alle delegazioni competono, a livello locale, le iniziative di raccolta fondi e la predisposizione della logistica necessaria all’assistenza domiciliare, oltre alle attività di sensibilizzazione. Prendendo come riferimento il 2017, ANT finanzia la maggior parte delle proprie attività grazie alle erogazioni di privati cittadini (28%) e alle manifestazioni di raccolta fondi organizzate (25%) al contributo del 5×1000 (15%) a lasciti e donazioni (12%). Il 15% di quanto raccoglie deriva da fondi pubblici. Uno studio condotto da Human Foundation sull’impatto sociale delle attività di ANT, ha evidenziato che per ogni euro investito nelle attività della Fondazione, il valore prodotto è di 1,90 euro. La valutazione è stata eseguita seguendo la metodologia Social Return on Investment (SROI). ANT è la 9^ Onlus nella graduatoria nazionale del 5×1000 nella categoria del volontariato. Fondazione ANT opera in nome dell’Eubiosia (dal greco, vita in dignità).

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