Pedicini (M5S) su pozzi petroliferi e controlli

Plenary session week 20 2017 in Strasbourg - Resource efficiency: reducing food waste, improving food safety
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“I pozzi di petrolio in Val d’Agri erano senza controllo e la Regione Basilicata non ha vigilato su ciò che avveniva. È questa l’ultima novità che emerge dalla consulenza depositata nel corso del processo “Petrolgate” dai periti della procura della Repubblica di Potenza sulla gestione dei reflui all’interno del centro olio di Viggiano”. Lo sostiene l’europarlamentare del M5S Piernicola Pedicini.
“I consulenti del tribunale lucano hanno confermato che, con le indicazioni generiche della Regione, era impossibile controllare anche perché nell’Aia (autorizzazione integrata ambientale) per il Cova di Viggiano non era presente nessuna classificazione dei rifiuti prodotti all’interno dell’impianto. Il procedimento vede alla sbarra 47 persone e 10 società, tra cui l’Eni: tra le accuse più gravi c’è quella di aver smaltito con codici errati i rifiuti derivanti dal processo produttivo, risparmiando decine di milioni di euro all’anno. “Quello che diciamo da tempo è una tristissima realtà – dice l’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini, che nel 2017 ha presentato sul caso anche un ricorso alla Corte penale internazionale dell’Aja – in Val d’Agri ci sono state gravissime omissioni ed errori che hanno provocato un crimine contro l’ambiente”. “Una vicenda che ha occupato le prime pagine di tutti i giornali lucani: i periti hanno confermato che con le indicazioni generiche della Regione era impossibile controllare”. “In base alla consulenza la Regione Basilicata – continua Pedicini – non era in grado di effettuare alcuna verifica perché non sapeva nemmeno da dove arrivavano i rifiuti: in pratica l’attività di miscelazione dei reflui poteva avvenire senza controlli sulle sostanze utilizzate”. “Una situazione illegale confermata anche dall’inchiesta della Corte dei Conti. Nelle ultime ore la polizia giudiziaria si sarebbe fatta consegnare nella nuova sede potentina dell’Arpab, l’Agenzia dell’Ambiente della Basilicata, la documentazione relativa alle nomine effettuate dal direttore generale Edmondo Iannicelli. La giunta regionale del Pd si è dimostrata compiacente nei confronti di chi ha inquinato la Basilicata – ha concluso l’europarlamentare Pedicini”.

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