Sanità, Napoli: farmacie presidi fondamentali

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“Le farmacie sono presidi fondamentali del nostro sistema sanitario per via della loro capillare diffusione sul territorio. Tuttavia, occorre fare in modo che le stesse siano messe in condizione di esprimere tutto il potenziale di cui dispongono con riguardo all’assistenza territoriale”. E’ quanto afferma il vice presidente del Consiglio regionale Michele Napoli alla luce delle risultanze dell’ultimo Rapporto realizzato da Federfarma e Cittadinanzattiva sul ruolo ricoperto in Italia dalle farmacie.

“L’Indagine – spiega Napoli- mette in evidenza come molti servizi di grande utilità per la comunità facciano registrare una percentuale di erogazione da parte delle farmacie poco soddisfacente. Tra queste, la possibilità di effettuare prenotazioni, disdette o spostamenti di prestazioni specialistiche e ambulatoriali in strutture pubbliche o accreditate, il cui servizio è garantito dal 63 % delle farmacie monitorate, al pagamento del ticket, assicurato dal 44 % del campione, dai test diagnostici come la glicemia, colesterolo, trigliceridi, emoglobina e misurazione della pressione arteriosa, assicurati dalle farmacie nel 78 % dei casi, ai servizi di telemedicina, con il 28% delle farmacie che garantisce la telecardiologia e la refertazione a distanza dell’elettrocardiogramma”.

“L’elemento di maggiore criticità – sottolinea Napoli – è però lo scarso coinvolgimento del farmacista nell’erogazione dei servizi della medicina del territorio; si pensi alla assistenza domiciliare integrata, alla quale risulta partecipare solo il 7 % delle farmacie oggetto dell’indagine, con una attività consistenti prevalentemente nella consegna di farmaci e dispositivi medici come quelli necessari all’ossigenoterapia. Troppo poco rispetto alle potenzialità delle farmacie se solo si considera che le farmacie sono spesso il primo punto di contatto del cittadino con il sistema sanitario, tanto nelle comunità classificate come aree interne, vale a dire distanti da un centro erogatore di prestazioni sanitarie, quanto per coloro che sono affetti da malattie croniche, oggi costretti a curarsi tra le mura domestiche per ridurre i costi dei ricoveri ospedalieri”.

“La soluzione funzionale alle esigenze di salute dei cittadini – conclude il vice presidente del Consiglio regionale – è quella di valorizzare queste risorse sul fronte dell’assistenza territoriale e della prevenzione secondo il modello della farmacia dei servizi previsto dalla legge, favorendo la presenza nelle farmacie di infermieri, fisioterapisti, medici specialisti per garantire l’effettiva presa in carico dei malati cronici e idonee campagne di prevenzione rispetto alle principali emergenze sanitarie come diabete, sovrappeso o ipertensione”

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